Salvini rischia processo, sindaco Orlando apre i porti

Salvini rischia processo, sindaco Orlando apre i porti
Palermo. Mentre il Tribunale dei ministri intende procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul caso della nave Diciotti che navigò per diversi giorni lungo le coste siciliane senza trovare nessun approdo, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando intende accogliere i 47 naufraghi salvati dalla Sea Wach 3 da giorni alla ricerca di un porto.

Il sindaco di Palermo ha inviato infatti una lettera al comandante della nave Sea Watch 3 che nei giorni ha salvato 47 naufraghi nel Mediterraneo ed alla quale non è stato ancora indicato un porto sicuro per l’attracco e lo sbarco, nonostante le condizioni meteo marine avverse.
“Di fronte alle ennesime tragedie del mare causate da politiche criminali e criminogene dell’Europa e dell’Italia – afferma Orlando – e di fronte all’impegno umano e civile di chi salva vite umane, chiediamo con urgenza che nel rispetto della Costituzione italiana e del diritto internazionale, sia garantito al più presto un approdo sicuro.
Come sempre, Palermo, con il suo collaudato sistema di accoglienza che coinvolge tanti soggetti pubblici e privati ed una vasta rete sociale di solidarietà, è pronta ad accogliere questi naufraghi è gli uomini e le donne che li hanno salvati da morte certa”.
La scelta di Orlando non farà di certo felice il ministro Salvini che adesso dovrà vedersela con il Tribunale dei ministri.

Contraddicendo infatti la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Catania, il Tribunale dei ministri etneo ha richiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini per il caso Diciotti.
La vicenda è quella dei 177 migranti della Diciotti che per diversi giorni non furono fatti sbarcare e rimasero sulla nave prima davanti a Lampedusa e poi nel porto di Catania. Ne scaturì un’inchiesta per sequestro di persona della Procura di Agrigento – con gli atti trasmessi al Tribunale dei ministri di Palermo, che ha già archiviato – e un filone che ha riguardato Catania, dove il procuratore Carmelo Zuccaro aveva chiesto l’archiviazione.
Secondo Zuccaro, il ritardo nello sbarco era “giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale in un caso in cui sarebbe toccato a Malta indicare il porto sicuro”.

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