Salta la norma salva – Cmc, in Sicilia stop ai cantieri
Palermo. La ripresa delle attività sarebbe dovuta arrivare con lo sblocca-cantieri. Ma il decreto che la maggioranza giallo-verde sta riscrivendo in vista del voto finale al Senato non prevede più il Fondo salva-imprese che avrebbe potuto salvare i cantieri di Cmc. Così il comitato dei creditori del gruppo ravennate che sta costruendo la Agrigento-Caltanissetta e la Palermo-Agrigento annuncia alle prefetture, all’Anas e ai sindacati lo stop ai cantieri dell’azienda in crisi.
“Avendo appreso che il governo nazionale ha improvvisamente ritirato dal decreto Sblocca Cantieri l’emendamento con cui si istituiva il Fondo salva-imprese col quale avremmo ricevuto un’anticipazione sui nostri crediti pari al 70%, siamo costretti nostro malgrado – a meno di ripensamenti odierni dell’esecutivo prima del voto finale al Senato – ad avviare le procedure per comunicare alle Prefetture, all’Anas e ai sindacati l’immediato blocco di ogni attività nei cantieri lungo la Agrigento-Caltanissetta e la Palermo-Agrigento”. Lo scrive il Comitato delle oltre cento imprese siciliane creditrici del gruppo Cmc di Ravenna.
“Rivolgiamo anche un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – spiega il Comitato – perché ci aiuti a fare comprendere alla politica tutta che questo non è un problema della sola Sicilia, l’ultima provincia dell’impero della quale non importa nulla a nessuno, ma è un dramma che ha messo sul lastrico l’intero Paese, con migliaia di imprese che da anni non ricevono pagamenti per almeno un miliardo di euro”.
E’ per questo che il Comitato condanna “la superficialità e l’indifferenza con la quale, in particolare, dallo scorso mese di febbraio è stata trattata la vertenza di cento imprese siciliane e 2.500 lavoratori, sacrificati in nome della propaganda”.
Sulla grave situazione che pende sul futuro del colosso Cmc è intervenuto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: “una scelta scellerata che fa venire meno gli impegni assunti dal ministro Danilo Toninelli nelle sue numerose visite in Sicilia alla vigilia delle elezioni europee. Se non si corre subito ai ripari, con un’apposita norma, si costringe l’Isola a pagare un altissimo prezzo in termini sociali e infrastrutturali”.