Quale futuro per l’Aeroporto di Trapani-Birgi?

Quale futuro per l’Aeroporto di Trapani-Birgi?

Trapani. La visita del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci all’Aeroporto di Birgi – Trapani è stata anticipata dalle dimissioni di un consigliere del Cda dell’Airgest, la società che gestisce lo scalo. Elena Ferraro imprenditrice antimafia voluta proprio dallo stesso governatore ha presentato le sue dimissioni puntando il dito contro la “burocrazia regionale che avrebbe provocato la rottura del rapporto di fiducia con l’ente”.
La Ferraro è stata fortemente voluta dal Presidente della Regione nel Cda della società da circa nove mesi ed è stata colei che ha gestito i rapporti tra il territorio, la società di gestione dell’aeroporto “Vincenzo Florio” e la Regione.
Dimissioni che evidenziano lo stato di crisi dell’aeroporto trapanese che da un anno a questa parte , causa principale il ritiro di Ryanair, ha perso il prestigio e la funzionalità di un tempo punto di riferimento di molti passeggeri.
Sulle dimissioni del consigliere di amministrazione Elena Ferraro, il presidente di Airgest, Paolo Angius ha commentato: “Esprimo profondo dispiacere a nome mio e di tutta la struttura. Il consigliere Elena Ferraro, in questi mesi si amministrazione congiunta, ha svolto con grande dedizione un ruolo di grandissima sostanza ad esclusivo beneficio dell’aeroporto”.

Elena Ferraro

“Macchina burocratica regionale inefficiente e inefficace che ha azzerato il rapporto di fiducia con l’ente Regione – scrive Elena Ferraro – un rapporto creato in nove mesi di lavoro svolto con totale dedizione e spirito di servizio nell’esclusivo interesse del territorio”. Queste momentaneamente le uniche parole della Ferraro a commento delle sue dimissioni. Intanto il presidente Musumeci punta al rilancio dello scalo “appetibile per il trasporto merci”. “E’ necessario creare un’unica società che gestisca gli aeroporti di Punta Raisi e Birgi – ha detto Musumeci, siamo, qui a Trapani, a soli 100 chilometri da un aeroporto internazionale. E sappiamo che il grosso mangia il piccolo”.
L’idea di fusione delle due società potrebbe rilanciare lo scalo con la Regione che da mesi ha avviato l’iter per unire Airgest e Gesap la società che gestisce il Falcone – Borselllino di Palermo.

“Lo scalo di Trapani per essere competitivo deve entrare nel sistema di un aeroporto più grosso”. Musumeci auspica “un unico sistema, uno funzionale all’altro”. È per far questo “Trapani non può più puntare solo sui passeggeri. Lo scalo deve diventare appetibile anche per il trasporto merci”.
Musumeci, poi, senza mai citare Ryanair,ha aggiunto che Birgi “non può rimanere ostaggio di una sola compagnia”.

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