La Vucciria:quella di Guttuso,del mercato, delle urla dei venditori e delle balate che non si asciugano mai.
Una Vucciria a misura d’uomo, un luogo di aggregazione e punto di incontro di varie etnie. Ad accendere il dibattito in questi giorni la chiusura da parte del Questore di Palermo della Taverna Azzurra perché frequentata da pregiudicati.
Non è la prima volta che il noto locale si ritrova sotto i riflettori degli agenti di pubblica sicurezza che devono fare i conti con l’ordine pubblico cittadino. Ma per i residenti e per quanti amano quel luogo, forse il metodo di “militalizzare” l’intero quartiere non funziona.
“Bisognerebbe far rispettare le regole ma scritte apposta per un luogo che nel tempo è cambiato, trasformandosi da mercato storico in luogo di movida”.
Quale futuro per la Vucciria? Lo abbiamo chiesto a Pietro Sutera titolare della Taverna Azzurra che da generazioni conosce e ama il luogo dove ogni giorno lavora. “Un grazie enorme a tutti – ha detto Sutera – un grande affetto che non mi aspettavo e che rappresenta l’amore di tanti giovani verso questo quartiere”.
Il sogno di tutti sarebbe quello di risentire le voci degli ambulanti girando tra le bancarelle colme di prodotti tipici, ma per far si che questo si realizzi ci vuole tempo e “di certo le misure selvagge servono a poco ed aumentano il degrado di un luogo frequentato da tutti: il regista tedesco Wim Wenders, il sindaco Leoluca Orlando, l’ex sfidante Nadia Spallitta, il musicista Nick Cave, ma anche artisti siciliani e gli attori del teatro biondo che prima di ogni spettacolo assaporano la bellezza estroversa di quella Vucciria lontana dagli schemi”.
La Vucciria rappresenta il cuore pulsante e l’identità di questa città – affermano gli organizzatori di un sit-in di protesta organizzato con lo scopo di riprendersi il quartiere assediato dai palazzinari imprenditori il quale unico scopo sarebbe quello di spazzare via un pezzo di storia.
Chiaramente una riqualificazione la vogliono tutti,ma con la speranza che non passi dallo snaturamento di ciò che è il quartiere, ma da una ripresa di quel che era, cioè uno dei mercati storici più importanti. Auguriamoci che una volta riaperta la Taverna Azzurra (lunedì prossimo) non si spengano le luci e il costruttivo dibattito.