Palermo. Un sit-in di protesta, all’interno del porto di Palermo, ha interessato ieri i lavoratori portuali che operano negli scali che fanno parte dell’Autorità del mare di Sicilia Occidentale, Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle.
Si tratta di oltre 500 operai che fermamente chiedono il blocco di tutte le procedure autorizzative per il rilascio dell’autoproduzione.
A proclamare la protesta sono stati i tre sindacati di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, nell’ambito della vertenza che riguarda il caso dell’autoproduzione proprio del lavoro che svolgono questi operatori, come operazioni di carico e scarico, da parte di diverse compagnie di navigazione.
“E’ veramente preoccupante – ha sottolineato Carlo Cangemi Uil Trasporti – che armatori anche autorevoli, non valutino le conseguenze devastanti, sociali e occupazionali, che si verrebbero a creare in dei territori già pesantemente devastati dalla crisi internazionale, distruggendo le aspettative di quelle famiglie che sul lavoro portuale hanno basato la propria sussistenza”.
I sindacati hanno chiesto all’Autorità della Sicilia Occidentale “il blocco di tutte le procedure autorizzative per il rilascio dell’autoproduzione”. In assenza di risposte, sono pronti a proclamare lo sciopero di tutti i lavoratori portuali della Sicilia.