Passante ferroviario: proroga ai licenziamenti degli operai

Ascolta le interviste e il servizio di Zabbaradio cliccando sul play della foto principale

Passante ferroviario: proroga ai licenziamenti degli operai

Palermo. Mancavano soltanto tre giorni e 261 operai della Sis, impiegati nei cantieri del passante ferroviario di Palermo, rischiavano di essere licenziati.
Oggi hanno deciso di scioperare per otto ore e in corteo hanno manifestato la loro delusione nei confronti dell’azienda e delle istituzioni.
Al termine della manifestazione hanno ottenuto così una proroga al licenziamento per meglio ridiscutere l’emergenza e il loro futuro occupazionale.
I sindacati degli edili al termine del corteo di protesta hanno incontrato il dirigente generale dell’assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Fulvio Bellomo. “L’assessorato, dopo aver parlato con Rfi e Sis, ha concordato con l’ispettorato al Lavoro la proroga della procedura per i licenziamenti, che scadeva il 24 maggio – dichiarano i segretari generali di Feneal Uil Ignazio Baudo, Filca Cisl Paolo D’Anca e Fillea Cgil Francesco Piastra.

In questo modo ci sarà il tempo di organizzare un incontro all’assessorato con Comune, Rfi e Sis per ragionare sul proseguimento del passante.
Anche per la Regione è fondamentale che si definisca l’opera – hanno aggiunto i sindacati – il contratto di programma sottoscritto con Rfi senza il completamento del passante ferroviario e del raddoppio del binario per Punta Raisi resterebbe un’opera monca”.

Sono circa 450 tra diretti e indotto gli operai impiegati nei cantieri dell’opera, che avrebbe dovuto essere completata a giugno di quest’anno, ma ancora in fase di realizzazione, che dovrebbe collegare la stazione centrale del capoluogo siciliano allo scalo aeroportuale di Punta Raisi.

I lavoratori hanno sfilato in corteo dalla stazione Notarbartolo fino alla sede dell’assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti.
La Sis nei mesi scorsi aveva annunciato la rescissione del contratto con Rfi, a causa dell’aumento dei costi sopraggiunti in corso d’opera e pari a circa 100 milioni di euro.
Un opera che rischia di rimanere incompiuta.

Partecipa alla discussione