“La scortecata” di Emma Dante debutta al Teatro Biondo

“La scortecata” di Emma Dante debutta al Teatro Biondo di Palermo dopo il grande successo ottenuto al Festival di Spoleto e in tournée

Dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno al Festival di Spoleto e dopo una lunga e applauditissima tournée, arriva al Teatro Biondo di Palermo La scortecata di Emma Dante, tratto da una fiaba de Lo cunto de li cunti overo lo trattenimiento de peccerille di Giambattista Basile, noto anche col titolo di Pentamerone, una raccolta di cinquanta fiabe raccontate in cinque giornate.

Il debutto è previsto nella Sala Strehler alle 21 di giovedì 12 aprile, con repliche prorogate fino al 6 maggio vista la grande richiesta del pubblico. Sono aperte anche le liste di attesa per le recite già sold out.

La scortecata è prodotto dal Teatro Biondo e dal Festival di Spoleto in collaborazione con Atto Unico – Compagnia Sud Costa Occidentale.

Emma Dante, che ha scritto il testo basandosi sulla fiaba del Basile, firma anche la regia, gli elementi scenici e i costumi; le luci sono di Cristian Zucaro. Gli straordinari interpreti, acclamati all’unanimità da pubblico e critica, sono Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola.

Prendendo spunto dalle fiabe popolari, Basile crea un mondo affascinante e sofisticato partendo dal basso. Il dialetto napoletano dei suoi personaggi, nutrito di espressioni gergali, proverbi e invettive popolari, produce modi e forme espressamente teatrali, tra lazzi della commedia dell’arte e dialoghi shakespeariani.

Come una partitura metrica, la lingua di Basile cerca la verità senza rinunciare ai ghirigori barocchi della scrittura. La scortecata è lo trattenimiento decemo de la iornata primma e narra la storia di un re che s’innamora della voce di una vecchia, la quale vive in una catapecchia insieme alla sorella più vecchia di lei. Il re, gabbato dal dito che la vecchia gli mostra dal buco della serratura, la invita a dormire con lui. Ma dopo l’amplesso, accorgendosi di essere stato ingannato, la butta giù dalla finestra. La vecchia non muore ma resta appesa a un albero. Da lì passa una fata che le fa un incantesimo: diventata una bellissima giovane, il re se la prende per moglie.

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