Disabili gravi in Sicilia: i conti non tornano

Contributo audio con Giovanni Cupidi,associazione #siamohandicappatinocretini e Rosa Maria Foti Arcidiocesi di Palermo.

Disabili gravi in Sicilia: i conti non tornano

Palermo. Malgrado le promesse del governo Musumeci, sul mantenimento dell’assegno di cura ai disabili gravissimi siciliani, sembra che i conti e le somme inserite nella Finanziaria non tornino.
A quasi un anno dal decreto Crocetta il sistema di aiuti stenta a decollare.
A fronte di circa 13 mila disabili gravissimi mancherebbero all’appello 36 milioni utili a garantire l’assegno di cura mensile.

Il Fondo regionale per la disabilità ha una disponibilità complessiva, per il corrente anno di 198 milioni, 168 dei quali derivanti dalla Legge di Bilancio 2017 e 30 previsti dal Disegno di Legge di Bilancio 2018. Un Fondo Regionale come questo non è però sufficiente a pagare l’assegno di cura alle sole persone con disabilità gravissima, perché per fare ciò servirebbero 234 milioni (1.500 euro mensili ciascuno per 13.000 disabili gravissimi per 12 mesi = 234 milioni). Con una disponibilità complessiva di 198 milioni, ne mancano quindi 36.

Per le associazioni dei disabili siciliani “la proposta di legge di Bilancio 2018, prevede tra l’altro che il presidente della regione produca un decreto, per stabilire quanto sarà l’importo annuo da concedere alle persone con disabilità gravissima: sembra che 120 milioni saranno destinati a pagare l’assegno di cura dei 13 mila disabili gravissimi, mentre la rimanente somma andrà ad interventi di assistenza per i disabili gravi.
“Malgrado gli annunci e le cifre pubblicate il problema reale è matematico: i soldi non basteranno – scrivono in una nota i membri del movimento “Siamo Handicappati No Cretini” – se è vero come appare che i disabili gravissimi saranno circa 13.000 (ancora il numero effettivo non si sa ), i soldi stanziati non basteranno per coprire l’assegno di cura per tutti”.

Nel testo della finanziaria infatti si rimanda ad un fantomatico nuovo decreto di cui non si ha traccia e che dovrebbe normare le nuove regole per ottenere l’assegno di cura. “Riteniamo questo Modus Operandi – continua la nota dell’associazione dei disabili – indecente e vergognoso nei confronti di cittadini che hanno il diritto di essere curati e presi in carico dalla Regione. Perché non dire subito quali saranno i nuovi parametri? Come fate ad approvare una Finanziaria su basi così instabili? Al “governo dell’attesa” chiediamo di essere chiaro fin d’ora. Questa è onestà”.
Tanta la delusione tra le associazioni di disabili siciliani che in maggioranza hanno scelto l’assegno di cura. Un assegno che non ricevono dal mese di gennaio e che il governo Musumeci ha promesso di garantire.

“Ancora oggi non si conosce esattamente il numero dei disabili gravissimi e nessuno riceve gli assegni di cura, sia arretrati che correnti. Le associazioni di disabili siciliane chiedono maggiore chiarezza e auspicano l’istituzione di un dipartimento unico che si occupa di esigenze sociosanitarie”.

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