Chiude i battenti l’edizione 2018 del Vinitaly

Contributo audio di Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio Doc Sicilia

Chiude i battenti l’edizione 2018 del Vinitaly

Verona. Chiude i battenti l’edizione 2018 di Vinitaly, il Salone Internazionale dedicato ai Vini e ai Distillati più importante del mondo che si è svolto a Verona dal 15 al 18 aprile e che anche quest’anno ha visto protagoniste le aziende vitivinicole di tutto il mondo.

Per la Sicilia l’edizione 2018 del Vinitaly è stata caratterizzata da una lieve diminuzione delle aziende partecipanti (erano 150 nel 2017 mentre a partecipare quest’anno sono state 144). Sembra infatti che siano in aumento le aziende siciliane che hanno rinunciato alla partecipazione a causa degli elevati costi di allestimento o per scelte strategiche aziendali, tanto che il padiglione Sicilia è stato accorpato quest’anno alla regione Umbria.
Nel padiglione 2 dedicato alla nostra regione si è registrata l’assenza dell’istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia.

La Sicilia di Vinitaly 2018 infatti è stata rappresentata da Assovini Sicilia che raccoglie circa 42 aziende del settore, Consorzio Etna Doc che si è presento vincente,in occasione dei 50 anni della DOC e Providi Vitesi con 59 aziende vitivinicole.

VINITALY: CONSORZIO DOC SICILIA

Ottimi i risultati per la Doc Sicilia: “la Doc Sicilia – ha raccontato O’Keefe ai selezionati ospiti della sua masterclass – ha raggiunto l’incredibile successo di un +124% di imbottigliato rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente.
Le previsioni per il 2018 parlano di 60 milioni di imbottigliato contro i 29,5 del 2017”.
“La Doc Sicilia sta dimostrando che “fare sistema” è la strada vincente per ottenere grandi risultati, in Italia e all’estero” ha detto Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia parlando a winelovers, giornalisti specializzati e buyer presenti alla masterclass”.

“La crescita della Doc Sicilia è tumultuosa ed è accompagnata da un aumento della vigilanza e delle attività di promozione – ha aggiunto Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio Doc Sicilia – stiamo guidando un percorso di crescita di produzione e di export su nuovi mercati”.
La 52° edizione del Vinitaly ha spostato l’attenzione sempre più dal vino all’olio, con degustazioni guidate dall’associazione Italiana Sommelier che hanno interessato l’olio italiano di qualità.
Grandi, medie e piccole aziende di viticoltori da tutta Italia hanno presentato ciascuna le novità della vendemmia 2017 e non solo: nuovi vini, restyling di packaging, progetti di sostenibilità ambientale.
Nei primi due giorni di manifestazione si è parlato più di politica che di vino, vista la presenza di tutti i leader dei partiti politici. Presenti anche personalità dal mondo dello spettacolo, e della Tv.

Buone notizie riguardo al fatturato di vini e spumanti italiani.
Il fatturato di vino e spumanti in Italia segna il record nel 2017, superando i 10,6 miliardi di euro (+5%), per effetto soprattutto delle esportazioni che hanno raggiunto il massimo storico, 6 miliardi (+6%).
In leggera crescita anche le vendite sul mercato nazionale, pari a circa a 4,6 miliardi, grazie all’aumento dei consumi familiari (+2%).
A rilevarlo l’analisi della Coldiretti presentata al Vinitaly.

“Nel 2017 le vendite in Italia sono aumentate in valore del 4% negli Usa (che si confermano il primo cliente), seguiti dalla Germania (+1%) e dal Regno Unito, dove l’export aumentato del 6%.
Il calo della produzione (-26%, 40 milioni di ettolitri) e l’addio ai voucher hanno inciso sull’occupazione (-8%), anche se si stima che il vino abbia offerto lavoro durante l’anno a 1,2 milioni di persone”.

L’appuntamento con la Sicilia del vino è a Sicilia en Primeur dal 3 al 7 maggio a Palermo.

R. D. C.

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