Palermo. Essere ammalati di patologie gravi, che si possono alleviare con l’uso della cannabis. Una vera e propria odissea per i tanti pazienti, affetti ad esempio da sclerosi multipla, i quali, trovano negli effetti della pianta “negata” notevoli miglioramenti con una terapia che scientificamente allevia dolori e fatiche.
In Italia ci sono numerosi casi in cui la cannabis viene prescritta ma tutto ciò con costi esorbitanti e difficoltà nel trovarla tra gli scaffali delle farmacie.
Questo comporta ai pazienti viaggi all’estero (Olanda) o ancora peggio avventurarsi nel mercato clandestino con il rischio di essere denunciati e catalogati come consumatori di sostanze illegali.
In Sicilia oltre 100 personalità del mondo della medicina, della cultura, della politica, dello spettacolo, del giornalismo, dell’avvocatura hanno aderito all’appello del Comitato Esistono i Diritti, il quale, con una lettera inviata al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, chiede un incontro per affrontare le problematiche legate all’uso di cannabis terapeutica.
Per Gaetano d’Amico leader fondatore del Comitato Esistono i Diritti si tratta di
“un’ iniziativa per il diritto alla libertà di cura”. (Ascolta intervista cliccando play sulla foto principale).
In passato l’ex governatore Crocetta si era impegnato ad emanare un disegno di legge utile a spianare la strada all’uso della cannabis. Anche i deputati del M5S avevano lanciato qualche sassolino ma ancora la strada sembra lunga e difficile e ai tanti pazienti non rimane che trovare soluzioni alternative e rischiose.
“Chiedo anche al Comune di Palermo di attivarsi e di portare avanti una battaglia di dignità”. Così Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale e uno dei promotori dell’iniziativa. “Già lo scorso 16 marzo – precisa Ferrandelli – il Comitato Esistono i diritti ha inviato una lettera al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, sul tema della cannabis per uso terapeutico chiedendo che la Regione si faccia promotrice di misure di interventi regionali, per garantire l’uso terapeutico ai tanti ammalati di diverse patologie, che lo richiedono, il diritto di cura con la cannabis e cannabinoidi.