L’elisir di Danisinni incanta gli spettatori

L’elisir di Danisinni incanta gli spettatori

Palermo. Successo per L’elisir di Danisinni, primo momento del Progetto OperaCity della Fondazione Teatro Massimo.
Lo spettacolo, nato dall’esperienza di Operacamion, è stato proposto nello storico quartiere di Danisinni con la regia di Fabio Cherstich, scene e costumi di Gianluigi Toccafondo con la collaborazione della fumettista Francesca Ghermandi, l’Orchestra del Teatro Massimo diretta da Alberto Maniaci, autore anche della riduzione della partitura; grande successo per lo spettacolo, con grande partecipazione di pubblico, soprattutto tra i giovanissimi: applausi per i due protagonisti, Lucrezia Drei (Adina) e Patrick Kabongo (Nemorino), per Francesco Vultaggio (Dulcamara), Biagio Pizzuti (Belcore) e Giulia Mazzola (Giannetta), per i vivacissimi attori Valeria Almerighi, Daniele Savarino, Quinzio Quiescenti, Mario Barnaba e Lorenzo Covello.

Il pubblico è stato sorpreso dapprima dell’ingresso in scena di Belcore accompagnato dalla Marching Band della Massimo Kids Orchestra diretta da Michele De Luca, poi dall’arrivo del Dottor Dulcamara a bordo di una “lapa”. Elemento fondamentale, in scena e musicalmente, è stato il Coro costituito dagli abitanti del quartiere, istruiti e guidati da Manlio Messina: L’elisir di Danisinni infatti non si limita a svolgersi a Danisinni, ma ne ha coinvolto gli abitanti nella produzione e nella realizzazione di tutti i momenti dello spettacolo, presenti in scena ma anche dietro le quinte.

Per il sindaco Leoluca Orlando, presidente della Fondazione Teatro Massimo, “Danisinni e la sua rinascita di questi anni si confermano un simbolo ed un modello per Palermo. Un simbolo ed un modello perché i cittadini di quel quartiere hanno preso in mano e deciso di realizzare da protagonisti, insieme alle istituzioni, un percorso di ri-costruzione del tessuto civile, che vuol dire un percorso di sviluppo sociale ed economico. Le attività culturali stanno svolgendo in questo percorso un ruolo importantissimo ed il Teatro Massimo è come sempre in prima fila, con la sensibilità e professionalità che sono ormai suoi elementi caratterizzanti. Tutto questo, a conferma del fatto che la cultura è motore di sviluppo sotto ogni punto di vista”.

Questo di Danisinni è infatti, sottolinea il sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone, “un esempio di teatro di comunità, dove sta avvenendo uno scambio reciproco che per noi è stato arricchimento. C’è la forte volontà di realizzare un progetto duraturo, non effimero; di riaffermare anche in questo caso il ruolo del Teatro Massimo come istituzione culturale ma anche che ha a cuore il sociale. E sono particolarmente felice che la partnership con GNV si sia consolidata anche su questo progetto, che conferma la sensibilità del nostro nuovo partner nei confronti dell’impegno nel territori e delle proposte più innovative”.

Foto di Franco Lannino

Partecipa alla discussione