Il grano arriva dalla Cina e dall’Asia in grandi navi spesso poco controllate. La frutta dal Canada e le arance dal nord’Africa. Eppure l’Isola Felice è colma di prodotti unici e soprattutto genuini. Purtroppo i soliti accordi comunitari e le speculazioni economiche legate a grandi aziende e a colossi della grande distribuzione frenano quello che per gli agricoltori siciliani rappresenterebbe un vero volano di sviluppo economico.
Martedì a Palermo il governatore Musumeci incontrerà i responsabili della Gdo, la grande distribuzione organizzata, chiedendo i motivi per i quali ai produttori si pagano pochi centesimi mentre si vendono le produzioni a prezzi esorbitanti. Sul versante del grano che arriva in grosse navi anche dall’Asia, sembra che siano aumentati i controlli e già in 15 giorni a due navi è stato vietato di scaricare il prodotto perché ammuffito.
“Saranno attivate tutte le misure che il Governo regionale potrà attivare”.
Lo ha dichiarato a Vittoria il presidente della Regione, Nello Musumeci accompagnato anche dall’assessore regionale Edy Bandiera, rispondendo così alle richieste degli agricoltori del Comitato Anticrisi Agricoltura che nei giorni scorsi hanno lanciato un grido d’allarme.
Musumeci ha annunciato anche che si cercherà di intervenire il più possibile.
Martedì a Palermo Musumeci incontrerà i responsabili della Gdo, la grande distribuzione organizzata, chiedendo i motivi per i quali ai produttori si pagano pochi centesimi mentre si vendono le produzioni a prezzi esorbitanti.
Infine sarà istituito un tavolo di crisi che alla Regione diventerà il luogo deputato per discutere di emergenza agricola.
“Certamente non si può continuare a tollerare un’invasione dei nostri mercati con una concorrenza sleale con i prodotti di altri mercati del Nord Africa – ha detto Musumeci – Questo non consente ai nostri produttori di poter recuperare le spese dell’annata agraria. Anche la Gdo deve essere responsabile”.
A Vittoria, dove si sono radunati centinaia di agricoltori, anche la deputata regionale del M5s Stefania Campo la quale si è impegnata a collaborare con il governo regionale nella risoluzione delle grave crisi agricola siciliana.
“In Ars – ha detto Stefania Campo – è ferma al palo da due mesi mozione M5s che impegna il governo alla revisione e applicazione del PSR, al blocco di bollette e pignoramenti ai danni degli agricoltori. Nello specifico se si avviasse lo stato di crisi per il comparto, ad essere sospesi dovrebbero essere anche gli adempimenti connessi ai versamenti tributari e previdenziali, la proroga delle cambiali agrarie e l’attivazione delle opportune misure di sostegno per le imprese agricole siciliane. Insomma – conclude Campo – non c’è più tempo da perdere, gli agricoltori sono al collasso ed occorre fare in fretta, ci sono gli strumenti e la nostra volontà. Musumeci e la sua maggioranza facciano capire da che parte stanno”.