I personaggi surreali di Nicola Pucci in mostra a Palermo

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I personaggi surreali di Nicola Pucci in mostra a Palermo

Palermo. Un’esperienza impossibile, sorprendente e provocatoria, si è rivelata la mostra antologica “Nicola Pucci. Opere 1999 – 2019”, che, curata da Paola Nicita e inaugurata a Villa Zito, l’elegante sede della Fondazione Sicilia a Palermo, ripercorre gli ultimi vent’anni della produzione artistica del noto pittore siciliano.
Il progetto espositivo, ideato dall’Associazione Settimana delle Culture con il sostegno della Fondazione Sicilia e il contributo della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana e di partner privati, comprende una selezione delle opere più rappresentative dell’artista, tra cui dipinti e disegni, ma anche una scultura appositamente realizzata per l’occasione dallo stesso, permettendoci di coglierne e di ricostruirne la sorprendente evoluzione stilistica.
Opere straordinarie quelle di Nicola Pucci, che da una pittura figurativa estremamente realistica è passato nel corso degli anni ad una sorta di negazione, di rimozione del linguaggio iperrealista, per approfondire alcuni aspetti maggiormente concettuali.

Ecco che frammenti di realtà provenienti da fonti diverse si incontrano e si scontrano all’interno della stessa opera, dando vita a scene improbabili, arditamente surreali e dotate di un ricercato e sconcertante dinamismo.
“Se c’è un elemento che contraddistingue le pitture di Nicola Pucci, questo – scrive Paola Nicita nel suo testo in catalogo – è la velocità; molti gli atleti, tanti gli animali, tra i suoi preferiti galli o tori, che si muovono veloci, tanti i salti fermati – ossimoro pittorico, si direbbe – sulla tela. Fermo immagine di derivazione cinematografica o fotografica, frammento di vita immobilizzato nel climax dell’azione, come testimonianza di un fatto accaduto, al quale si vuol conferire l’enfasi del movimento anche nell’immobilità della pittura”.

“Dentro ad un autobus salta all’improvviso un fantino con il suo cavallo, e la visione di questo attraversamento – scrive sempre Paola Nicita – porta con sé la bellezza dell’impossibilità e la precarietà del vedere. Altre volte è in salotto, tra gli specchi e le poltrone di velluto su cui è seduta una donna, che passa velocemente un ciclista, rituffando il nostro sguardo in mare aperto”.
“Un talento originale e poliedrico – afferma, inoltre, Gianfranco Miccichè, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana – quello di Nicola Pucci, che inventa situazioni assurdamente plausibili: ricrea gesti atletici dentro spazi chiusi, ribalta gravità e forza centrifuga, catapulta oggetti dove non dovrebbero trovarsi, il tutto attraverso una pittura minuziosa e surreale, un racconto figurativo che ci attira al pari di certi oggetti misteriosi”.
Una mostra, quindi, dai risvolti impensabili, una sorta di “epifania” dell’impossibile, in cui personaggi e situazioni “ascrivibili al campo della nostra conoscenza” perdono nello spazio circoscritto della tela la loro accertata riconoscibilità, inducendoci a dubitare delle nostre sicurezze e spingendoci ad esplorare nuove ed esaltanti possibilità.
La mostra “Nicola Pucci. Opere 1999 – 2019” potrà essere ammirata presso Villa Zito, in via della Libertà, 52, dal 1 febbraio al 29 marzo 2020. La mostra resterà aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 9:30 alle 14:30 fino al 31 febbraio e dalle 9:30 alle 19:30 dal 1 marzo. (foto di Mike Palazzotto).

Genny Ferro

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