Giovani imprenditori scommettono sul futuro della Vucciria. Al via i lavori per il recupero di un palazzo storico che diventerà ostello della gioventù
Palermo. Contro lo scetticismo degli anziani del quartiere, che negli anni hanno visto morire un mercato storico, oggi trasformato in movida, un gruppo di giovani imprenditori scommette sul futuro della Vucciria.
Sono figli di chi da anni ha gestito taverne, banchi di frutta, che nel tempo hanno continuato le attività dei padri o creato ristoranti e pub che oggi invadono il mercato storico. Cresciuti in quelle balate, calpestate da migliaia di giovani, hanno così deciso di recuperare un palazzo storico per creare una struttura ricettiva.
Nel palazzo di tre piani sopra la “Taverna Azzurra”, abbandonato da cinquanta anni nel cuore della Vucciria, cinque giovani imprenditori vogliono realizzare un grande ostello della gioventù.
“I lavori dureranno un anno — dicono Angelo Fascella titolare dell’osteria “Mangia e bevi” , Piero e Michele Sutera (titolari della “Taverna azzurra”), Pippo Pitarresi e Giovanni D’Alia dell’osteria “Dadalia” che hanno acquistato il palazzo — ma già a settembre si potranno prenotare le camere online che saranno disponibili da marzo del prossimo anno.
Un quartiere storico, un mercato antico, che oggi ha cambiato aspetto e che punta ai giovani per un rilancio turistico ed economico, valorizzandone la storia e il tessuto sociale.
Un modo per rilanciare il mercato e tutta la zona. La chiave è anche attrarre i turisti puntando su quello che di più bello offre la città storica.
Si chiamerà “Ostello Vucciria”: all’esterno sarà recuperato l’assetto del palazzo del 1700, ma all’interno le camere e gli spazi comuni saranno una sorta di “labirinto” in stile giapponese con tutte le tecnologie a servizio degli ospiti che potranno anche parcheggiare le bici e portare con sé gli animali da compagnia.
E poi la lavanderia, gli spazi comuni, una terrazza su piazza Caracciolo e la collaborazione con associazioni artistiche per fare dell’ostello un punto di incontro e di scambio culturale.
L’ostello nascerà all’interno di un edificio in via Maccheronai, proprio sopra la Taverna, fulcro del quartiere sin dal 1896.
Un palazzo di tre piani che ospiterà 34 posti letto, in camere arredate in stile moderno, mentre all’esterno il prospetto, attualmente fatiscente, manterrà gli elementi neoclassici dell’epoca.
“Sulla facciata erano presenti dei decori che ancora si intravedono e che noi riproporremo – spiega Giovanni Coglitore, architetto che si è occupato del progetto di restauro . Dunque, come nella vicinissima piazza Garraffello, un altro pezzo di Vucciria si prepara a rinascere, anche grazie a chi in questo quartiere vive e lavora.
A differenza di quanto sta avvenendo in altre zone del centro storico, dove i vecchi residenti sono andati via per lasciare il posto a chi in quelle zone non ha mai vissuto, nei mercati storici, come la Vucciria, resistono ancora gli stessi residenti che stanno investendo su se stessi.