Economia: in Sicilia diminuiscono i prestiti alle aziende
Palermo. In Sicilia c’è una lieve e lenta crescita economica in merito ai depositi in banca dei risparmiatori e delle famiglie, ma ancora nessun passo in avanti riguardo all’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese impegnate soltanto a saldare i debiti del passato senza la possibilità di investimenti futuri.
Pochi investimenti per nuove iniziative e per le start up siciliane che possono contare soltanto su finanziamenti statali, fondi comunitari e non sulle banche che continuano a chiudere le porte al credito.
Sono alcuni dati del Rapporto annuale sul credito dell’anno 2017 elaborato dall’Osservatorio regionale sul credito presentato oggi dall’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao. “Serve una boccata di ossigeno al credito alle imprese – ha detto Armao – per questo motivo l’assessorato ha stanziato 102 milioni di euro di fondi comunitari che grazie ad un accordo con il Mise e il Mef andranno messi a disposizione del Fondo di Garanzia”.
E’ evidente di come in Sicilia servono investimenti per far ripartire un sistema economico lento e con una burocrazia per l’accesso al credito da brividi.
Dai dati elaborati emerge che nel 2017 in Sicilia i prestiti e i mutui concessi dalle banche alle imprese sono diminuiti dai quasi 20 miliardi del 2016 a poco più di 18 miliardi nel 2017.
L’Osservatorio ha rilevato che le banche attive in Sicilia sono passate da 70 nel 2005 a 60 nel 2017 con 1411 sportelli operativi. Uno sportello ogni 3.584 abitanti distribuiti in 390 comuni dell’Isola serviti da servizi bancari. Quella più servita è la provincia di Palermo con 340 sportelli, seguita da Catania (283) Messina (179), Trapani (132), Agrigento (130), Siracusa (108), Ragusa (100), Caltanissetta (83) ed Enna (56).
L’assessore all’Economia Armao nel corso della conferenza stampa è intervenuto in merito al “pasticcio” segnalato dalla Corte dei Conti” in cui il governo regionale secondo i giudici contabili avrebbe “sostituito il rendiconto generale della Regione per il 2017 con un nuovo testo trasmesso all’Ars per l’approvazione”.
“Una tempesta in un bicchiere d’acqua, la questione sarà risolta. Si tratta soltanto di una differenza di interpretazione tra noi e la Corte rispetto all’iter da seguire – rassicura Armao -, risolveremo tutto”. In merito allo “scontro” tra i giudici contabili e la Regione Siciliana il governatore Nello Musumeci terrà un’audizione questo pomeriggio all’Ars.