Disabili siciliani contro il mal funzionamento dei Distretti sanitari

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Disabili siciliani contro il mal funzionamento dei Distretti sanitari

Agrigento. “Molte famiglie di disabili siciliani private dalla libertà di scegliere dove e da chi farsi assistere”.
Dura la denuncia della Federazione Movimento Noi Liberi Regionale, che punta il dito contro i Distretti socio sanitari siciliani colpevoli di non aderire a tutti i progetti proposti dalla Regione Siciliana limitando così servizi essenziali di assistenza.
Sembra che nell’ultimo periodo siano pervenute segnalazioni da parte di familiari e persone con disabilità che non sono stati messi a conoscenza delle possibilità di scelta previste dal decreto ministeriale 23 novembre 2016, ossia la libertà di scegliere dove vivere, da chi farsi assistere.

Segnalazioni che nascono a seguito delle richieste per accedere al beneficio del Fondo del ”Dopo di noi” (legge 22 giugno 2016, n. 112).

La Federazione Movimento Noi Liberi Regionale denuncia che alcuni Distretti Socio Sanitari della Sicilia “decidono loro cosa sia più giusto per il proprio territorio presentando un unico progetto che rappresenta il territorio, ma non la volontà dei cittadini”.

Le segnalazioni arrivano dal distretto di Sciacca che, secondo la Federazione “comunica ai propri utenti che il Comitato dei sindaci ha deciso per la soluzione dell’apertura di una casa famiglia (co-housing), prospettiva che viene solo sottoposta ad alcuni familiari che si trovano costretti a rinunciare, poiché la loro volontà era quella di continuare a vivere presso il proprio domicilio”.

Simili segnalazioni arrivano anche dal distretto di Licata e di Agrigento, mentre Canicattì “priva i propri cittadini di poter usufruire del beneficio del fondo Dopo Di Noi poiché non avvia nessuna procedura propedeutica per accedere al fondo, come se non ci fossero presso il proprio distretto disabili interessati” .
Insomma da un lato, la Regione Siciliana propone i bandi a cui accedere e dall’altro i Distretti sanitari, che in Sicilia sono 55 e sono composti dai sindaci dei comuni interessati per territorio, decidono a cosa accedere e cosa erogare spesso disattendendo i bisogni del territorio.
Eppure compito dei distretti dovrebbe proprio essere quello di, assicurare alla popolazione residente la disponibilità e l’accesso ai servizi e alle prestazioni di tipo sanitario, socio-sanitario e sociale secondo criteri di equità, accessibilità e appropriatezza.
Le associazioni del territorio chiedono maggiore attenzione e coordinamento per meglio sfruttare i fondi e i progetti che vengono proposti ai tanti bisognosi di assistenza.

Tra le denunce della federazione anche quella riguardante alcuni progetti importanti non tenuti in considerazione : “veniamo a conoscenza – scrivono in una nota – che il 17 gennaio 2018 , l’assessorato regionale della Famiglia , delle Politiche sociali e del Lavoro con nota prot. n. 1552 , invita i distretti appartenenti alla Regione Sicilia a presentare progetti di Vita Indipendente, programma anno 2017, destinate a soggetti disabili, dando una data perentoria del 22 gennaio 2018 per la presentazione.
Ebbene, molti Distretti non aderiscono all’avviso è pertanto i soggetti disabili appartenenti a quei distretti non hanno potuto godere del beneficio del Fondo per progetti di Vita Indipendente.
Tutto questo succede perché la regione non riconosce come attore principale la persona disabile, quest’ultima capace di decidere e volere, ma riconosce ai distretti il potere decisionale sulla vita della persona con disabilità”.

Angela Zicari, presidente della Federazione Movimento Noi Liberi Regionale chiede un cambio radicale di rotta e soprattutto maggiore informazione ai familiari bisognosi di assistenza. Per questi motivi la federazione ha dato vita a degli incontri nel territorio con lo scopo di “unire le forze contro il silenzio delle istituzioni”.

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