“Una debacle annunciata”. Le forze di centro polverizzate da Lega e Forza Italia
Se la Lega ha ottenuto un ottimo risultato superando quello che storicamente era il primo partito della coalizione,Forza Italia in Sicilia ha ottenuto il miglior risultato rispetto a tutte le altre regioni. Ma le forze di centro sono state disintegrate. Ma certo, la batosta nei collegi pesa e porta all’esclusione di molti big azzurri tra cui Francesco Cascio. “La Sicilia a guida Miccichè/Musumeci rovina la festa al centrodestra e al presidente Silvio Berlusconi”, ha commentato criticamente Antonio D’Alì, l’ex senatore trapanese da tempo in rotta con il presidente dell’Ars.
Ma alla voce critica di D’Alì, in serata se ne aggiungono altre. “Nella nostra regione Forza Italia è stata salvata dal simbolo e dal nome Berlusconi non certo dalle scelte che sono state fatte dai dirigenti del partito siciliano che hanno prodotto un sonoro 0 alla voce seggi vinti agli uninominali. Scelte che non sono state capaci nemmeno di coinvolgere chi in Forza Italia è stato attivo sul territorio già nelle regionali o ha militato da anni e che attendeva uno svecchiamento”. Comincia così l’analisi del voto della deputata forzista Rossana Cannata con i colleghi Tommaso Calderone , Marianna Caronia e Riccardo Gallo.
“Il commissario regionale di forza Italia Gianfranco Miccichè parla di risultato straordinario perché il partito ha raggiunto il 21%. Beh, se si vuole nascondere la testa in mezzo alla sabbia come gli struzzi e continuare a perdere consensi, facciano pure. Noi a questo gioco al massacro del centro destra siciliano non ci stiamo. La gente ci sta mandando dei segnali chiari. Vuole un rinnovamento. E noi che facciamo? Gridiamo alla vittoria di fronte ad una sonora sconfitta”.
Duro attacco anche da parte del deputato regionale Udc Vincenzo Figuccia il quale scarica “le colpe del fallimento del Centro destra a Miccichè”. In questa tornata elettorale le forze di centro sono completamente scomparse.
Per forza Italia ce la fanno al Senato il capolista ed ex presidente Renato Schifani e quasi certamente anche Gabriella Giammanco.
Alla Camera, dentro anche Francesco Scoma. Eletta Giusi Bartolozzi. Mentre a Palermo dovrebbero farcela anche Ugo Zagarella e – a seguito di un complicato meccanismo di numeri – anche il presidente dell’ordine degli avvocati di Palermo, Francesco Greco. Lanciati verso un seggio di Montecitorio anche Stefania Prestigiacomo e Nino Germanà.