Ultimo appuntamento dell’anno con la rassegna #cinèmardi all’ Institut Francais di Palermo.
Si chiude martedì 18 dicembre, con la proiezione del film “Gaspard va au mariage” di Anthony Cordier la rassegna cinematografica organizzata ogni anno dall’ Institut Francais di Palermo al Cinema De Seta all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa.
Un ricco programma di pellicole in lingua originale francese con sottotitoli che hanno riscosso parecchio successo di pubblico.
Giunta alla settima edizione, la rassegna “Cinèmardi” si è caratterizzata come spazio per un cinema “alternativo” che ha sempre cercato di stabilire un rapporto con la città di Palermo. Molti dei film in programma non vengono prodotti in Italia ma questo non ha frenato l’interesse dei palermitani verso le pellicole in lingua originale.
Il filo rosso della rassegna di cinema francese dell’Istituto culturale è quello che è conosciuto come “cinéma du milieu”, espressione nata negli anni 2000 per indicare film a budget limitato, a carattere popolare ma al tempo stesso con rivendicazioni artistiche o sociali più o meno di avanguardia.
Sfidare gli standard estetici ed economici, proporre e ridiscutere riferimenti inconsueti, indurre alla tentazione del dubbio, sono tra le peculiarità dei film e dell’arte contemporanea, che in questo ciclo di proiezioni trovano espressione.
Per Eric Biagi, direttore dell’ Institut Francais di Palermo “in questi anni il legame tra l’istituto e la città si è sempre più stretto intorno ai molteplici interessi per la cultura e per la cinematografia”.
Ultimo appuntamento martedì 18 dicembre alle ore 21 al Cinema De Seta con “Gaspard va au mariage” di Anthony Cordier che chiude la rassegna.
GASPARD VA AU MARIAGE
di Anthony Cordier
Francia / 2017 / 103’
con Félix Moati, Laetitia Dosch, Christa Théret, Johan Heldenbergh
Gaspard ha 25 anni e vive da tempo lontano dalla famiglia. Quando suo padre annuncia a lui e ai suoi fratelli che si risposerà, Gaspard accetta di rimettere piede nello zoo dei suoi genitori e incontrare gli animali selvatici che lo hanno visto crescere. Accompagnato da Laura, la ragazza che finge di essere la sua fidanzata, durante il matrimonio si ritrova tra un padre troppo dongiovanni, un fratello troppo ragionevole e una sorella troppo bella: saranno gli ultimi giorni incantati della fine di una prolungata adolescenza.
Ispirato al romanzo di Claude Caillé, il creatore dello zoo di La Palmyre, il film conferma l’attrazione del regista per l’universo deviante dalla norma e la sua inclinazione per una forma di libertà fisica non priva di tensione psicologica. Un’originalità che rende il film un lavoro inclassificabile, a zigzag tra i generi, tra commedia pazza, canovaccio romantico e dramma familiare su base ereditaria, il tutto con qualche spruzzata di fiaba e di documentario sugli animali.
Ayumi Filippone