Cala il sipario sul 26° anniversario della Strage di Capaci

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Interventi audio di: Maria Falcome, sorella di Giovanni, il ministro all’Istruzione Valeria Fedeli, Alfonso Giordano,presidente del primo Maxiprocesso alla mafia, il procuratore nazionale Federico Cafiero De Raho, Giorgio Toschi, comandante generale della Guardia di Finanza, Franco Gabrielli Capo della Polizia, Marco Minniti ministro dell’Interno, Tina Montinaro,moglie di Antonio Montinaro, il presidente della Camera Roberto Fico, il procuratore Rosario Scarpinato..

Cala il sipario sul 26° anniversario della Strage di Capaci

Palermo. Il silenzio suonato alle 17 e 58 in via Notarbartolo davanti all’Albero Falcone ha chiuso una giornata intensa per commemorare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli “otto angeli” agenti di scorta a cui è stata dedicata l’intera manifestazione di quest’anno.

I volti degli “angeli delle scorte”: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Agostino Catalano, Walter Cosima hanno riempito i luoghi simbolo della legalità: dall’arrivo della Nave con a bordo mille ragazzi, a Piazza Magione, al Giardino della Memoria di Capaci,nell’aula Bunker, all’Albero Falcone.

Gli occhi, i canti e le danze dei ragazzi hanno dato speranza anche a coloro che continuano a chiedere verità e ogni anno sono critici e si allontanano da quello che definiscono una “passerella”.

Saranno comunque i giovani che hanno riempito le piazze e le strade della città un giorno a raccontare di essere stati a Palermo dopo 26 anni da una strage che cambiò l’Italia.
Pochi gli interventi delle istituzioni sull’infinita ricerca della verità che ancora non riesce a venire a galla.
Nulla sul processo Trattativa stato mafia e su una sentenza di Primo grado che ha provato a fare luce su quei tempi bui degli anni 90.
Restano le canzoni, qualche retorica, ma soprattutto resta il ricordo di quelle stragi e di quelle vittime.
Resta il coraggio di uomini che hanno creduto nelle loro idee e che continuano a dare emozioni, malgrado il tempo passi e l’ipocrisia rimane.

Nel corso della bella cerimonia nell’Aula Bunker, Minniti, Orlando e Fedeli hanno dato il loro ultimo contributo nella veste di ministri.
Tanti i colori e le testimonianze di un Italia che spesso ha la necessità e il bisogno di commuoversi davanti alla tv.
Una cosa è certa: a Palermo, Giovanni Falcone e Paolo borsellino sono ancora vivi e la commemorazione della strage di Capaci, in cui oltre al giudice morirono la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, anche 26 anni dopo ne è la dimostrazione.
Lo dimostrano soprattutto quei tanti genitori, nel 92 ancora adolescenti, che e ogni anno accompagnano i propri figli in Via Notarbartolo raccontando di com’è difficile, ma non impossibile, combattere il male, la violenza e l’illegalità.

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