Copertina “Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood
Conzoni: Girl, You’ll Be A Women Soon, Urge Overkill – Sinnerman, Nina Simone
“Bisogna conoscere i propri predatori e non sembrare delle prede”
In questa vecchia puntata del Suonatore Jones, in cui si parla di violenza contro le donne, ho chiesto un consiglio per proporre un libro, qualcosa da leggere o un’autrice da citare per la giornata dell’ 8 marzo. Volevo restare fuori dagli stereotipi legati alla festa come le cene, le manifestazioni e qualunque altra cosa di eclatante che oggi rischia di sfociare nella retorica.
Una delle frasi che rimane impressa, ascoltando qualche intervista fatta all’autrice di questo libro che vi consigliamo di leggere, è forse quella che potrebbe dare il senso a tutta questa storia e a questa giornata: “per sopravvivere nella natura bisogna conoscere i propri predatori e non sembrare delle prede”.
In un mondo in cui i casi di femminicidio si moltiplicano bisogna conoscere e acquisire una coscienza tale che ti faccia respingere ciò che un giorno potrebbe essere il tuo peggior nemico. Bisogna conoscere e sapere. Bisogna non essere ingenui di fronte ad una paventata violenza.
Bisogna difendersi. Bisogna denunciare.
Certo, ci sono ancora paesi e stati totalitari in cui i diritti delle donne non vengono riconosciuti e dove qualsiasi ribellione viene punita con il linciaggio e il silenzio. Ma non per questo bisogna rimanere con gli occhi chiusi.
Buona lettura e buon 8 marzo 2019
“Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood
TRAMA
“In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile.
Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare.
Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione.
Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c’è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica. Quello che l’ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.
In quest’epoca non ci sono alternative e gli atti di ribellione non sono ammessi: o ci si attiene alle nuove regole o si finisce appesi al Muro.
Difred vive insieme alle sue consorelle ancelle in una grande casa in stile vittoriano. Ha una sua camera da letto dove tutte le mattina può fare colazione, comodamente seduta di fronte alla propria scrivania. Una gran fortuna, pare, se non fosse che la finestra della camera da letto di Difred è protetta da un’inferriata e la colazione le viene servita soltanto per nutrire il suo corpo e adoperarlo ad altri scopi.
Margaret Atwood è una delle voci più note della narrativa e della poesia canadese.
Laureata a Harvard, ha esordito a diciannove anni. Scrittrice estremamente prolifica, ha pubblicato oltre venticinque libri tra romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Ha scritto, inoltre, sceneggiature per la radio e la televisione canadese.
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