Ars,La Rocca Ruvolo: “meno sprechi e più qualità”
Palermo. La polemica sulle troppe assunzioni all’Ars e il richiamo della Corte dei Conti sulle sproporzionate spese dei gruppi parlamentari hanno spinto il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Miccichè ad evitare per il prossimo anno lo spreco di risorse pubbliche per assunzioni, da parte dei singoli parlamentari, di personale e collaboratori precari spesso non qualificati.
Per l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, che nei giorni scorsi si è dimessa da capogruppo dell’Udc dopo aver contestato le modalità con cui erano state decise le assunzioni, si tratta di “un importante segnale contro gli sprechi che i siciliani onesti si aspettavano”.
Intanto è lecito chiedersi, come si muoveranno i gruppi parlamentari nell’anno in corso e se “moralmente” eviteranno di assumere soggetti in maniera sproporzionata e non utili allo svolgimento dell’attività parlamentare.
“Nel mio gruppo siamo in cinque – ha sottolineato l’onorevole La Rocca – ognuno dei miei colleghi proponeva di fare due contratti a figure da loro individuate. Con questa media si rischiava di fare dieci assunzioni. In più abbiamo otto stabilizzati e bisognava dimostrare che non ci fosse duplicazione di ruoli o competenze. Avremmo finito per avere 18 precari per cinque deputati”. Margherita La Rocca Ruvolo si è quindi rifiutata di firmare i contratti di assunzioni e ha lasciato l’incarico di capogruppo dell’Udc.
Una situazione che sembra fuori controllo quella legata alle assunzioni con 250 impiegati fra portaborse e personale di segreteria e una spesa che è cresciuta dal 2017 ad oggi da 5 a 8,3 milioni di euro.
La legge, che fu approvata dall’Ars quattro anni fa sotto la presidenza di Giovanni Ardizzone e che ha recepito il decreto Monti, assegna a ciascun deputato 58.400 euro all’anno, una somma in aggiunta ai contributi che gli onorevoli già percepiscono per il portaborse. La norma non dice nulla sul numero di collaboratori che ogni deputato può assumere: il rischio quindi è che a Palazzo dei Normanni i deputati parcellizzino il budget a disposizione assumendo una quantità di collaboratori spropositata e poco qualificata rispetto alle necessità.
“Dal prossimo anno cambierà tutto. Non sarà più consentito lo spreco di risorse pubbliche per assunzioni di portaborse e collaboratori clientelari. Taglieremo la somma destinata a ogni singolo parlamentare”. Così il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè
Miccichè aveva avuto modo di affrontare l’argomento con il presidente della Sezione di Controllo della magistratura contabile, Maurizio Graffeo, in sede di commissione Bilancio durante l’audizione della stessa Sezione di Controllo della corte dei Conti. Il presidente dell’Ars, nel gennaio scorso, aveva già presagito che la pioggia di assunzioni avrebbe avuto come conseguenza che il numero dei precari superasse quello del personale a tempo indeterminato dell’Assemblea.
In tema di dipendenti della Regione Siciliana il governatore Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa, ha puntato il dito contro i furbetti della 104, che a quanto pare all’interno degli uffici della regione raggiungono una cifra sproporzionata.
“Abbiamo 2.600 dirigenti sindacali che non possono essere comandati. Abbiamo 2.350 dipendenti che usufruiscono della legge 104. E ci sono casi di dipendenti che si sono fatti adottare per legittimare i benefici della legge” . Così Musumeci, a proposito della gestione del personale della Regione.
“Ne parleremo con le organizzazioni sindacali, il tempo dei giochetti, delle coperture e dei ricatti reciproci è scaduto. Abbiamo 13mila dipendenti ma i nostri uffici non possono disporne – ha aggiunto -. Avremmo bisogno di laureati in economia, avvocati. E tra due anni andranno in pensione in tremila”. E ancora: “Avremmo bisogno di centinaia di tecnici. Disponiamo di consistenti forme di denaro ma senza progetti di qualità” .