Amministrative in Sicilia: si vota il 28 aprile

Amministrative in Sicilia: si vota il 28 aprile

Palermo. Le amministrative in Sicilia si terranno il 28 aprile, i ballottaggi saranno il 12 maggio.
La data non coinciderà con quella delle Europee. Per i Liberi consorzi, le elezioni di secondo grado sono fissate per il 30 giugno.
I Comuni al voto sono 34, tra questo un capoluogo di provincia, Caltanissetta e poi nel Palermitano Bagheria e Monreale. Tra i grandi centri al voto Mazara del Vallo.
Critiche dai 5 stelle: “Mentre la Sicilia arranca, la Regione Siciliana decide di buttare centinaia di migliaia di euro non accorpando le elezioni amministrative con le elezioni europee. Uno scherzetto che ci costerà quasi un milione di euro. Musumeci si vergogni”.
A dichiararlo è il deputato europeo del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao. “Quanto deliberato dalla Regione Siciliana – spiega Corrao – è uno scempio ed è illogico per qualsiasi persona dotata di senno. Se invece la logica è quella di abbassare il quorum per monitorare il voto delle amministrative e influenzare le successive elezioni europee allora la logica c’è eccome, ma è una logica assolutamente clientelare, da stigmatizzare e che ha in ogni caso un costo bello pesante per i cittadini. La stima di un milione di euro è in ogni caso a ribasso dato che l’election day è sempre la soluzione migliore da un punto di vista logistico ed economico per le tasche dei cittadini e Musumeci non ci venga a raccontare la favoletta dei comuni che devono andare ad elezioni perché sono commissariati. Tra i comuni siciliani al voto infatti ci sono i comuni di Caltanissetta o Bagheria che sono tutt’altro che commissariati. Se si considera poi che gli eventuali ballottaggi, come deliberato da Musumeci, saranno il 12 maggio, i cittadini siciliani dovrebbero andare alle urne per ben 3 volte in un mese, tra primo turno di amministrative il 28 aprile, i ballottaggi fissati da Musumeci per il 12 maggio e le elezioni europee in programma il 26 dello stesso mese. Una follia che peraltro penalizza i siciliani che vivono fuori regione e che devono scegliere una sola data per poter rientrare a votare. Una vergogna tutta siciliana di cui Musumeci – conclude Corrao – deve prendersi totale responsabilità”.

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