“Alitalia smetta di fare i capricci con i soldi dei cittadini”
Palermo. Non si placano le polemiche in Sicilia contro l’ Alitalia, la compagnia di bandiera, che in questo periodo sembra avere il monopolio dei voli nel Paese.
A poco sono serviti gli annunci del raddoppio dei voli per Roma e Milano negli aeroporti di Catania e Palermo.
I costi dei biglietti rimangono esorbitanti e la compagnia di volo continua ad abbandonare gli aeroporti minori come Lampedusa, Pantelleria, Comiso, e soprattutto Trapani – Birgi che da tempo cerca di rilanciare il proprio scalo.
I sindaci dei Comuni siciliani ma anche il presidente della Regione Siciliana chiedono alla compagnia di trovare soluzioni utili al fine di abbassare i costi dei voli ed evitare l’abbandono degli scali minori.
Per questa motivazione si sono riuniti presso l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo per inoltrare una richiesta anche al Governo nazionale affinchè modifichi gli articoli del decreto Rinascita nel quale si aiuta soltanto la compagnia di bandiera non permettendo alle compagnie low cost di volare sui nostri cieli.
A monte c’è una crisi del volo dovuta al Covid 19 e per questo sarebbero utili politiche nazionali che possano al più presto riportare la situazione alla normalità.
“Siamo davanti a una cancrena che la Sicilia subisce ormai da tempo da parte di questa compagnia di bandiera che rischia di apparire come una compagnia di pirati – ha attaccato Musumeci -. Quando c’è tempesta Alitalia ricorre a mezzi spiccioli come l’aumento dei voli senza dire, però, che per un Palermo-Milano o un Palermo-Roma si può arrivare a pagare anche seicento euro”.
Musumeci, che ha parlato di situazione “vergognosa”, ha poi aggiunto:
“Bisogna capire che per la Sicilia il trasporto aereo non è un capriccio e che è necessario che la compagnia di bandiera imponga prezzi inchiodati. Credo che un prezzo ragionevole per tratte come Palermo-Milano o Palermo-Roma possa essere 100-150 euro”.
“Non si può lasciare una realtà splendida e vocata al turismo come quella della Sicilia occidentale e del Trapanese a pochi giorni da luglio, cioè dall’apertura ufficiale della stagione turistica, dicendo ‘mi dispiace vado via perché abbiamo poche prenotazioni’. Il mercato – ha ricordato Musumeci – non si è ancora aperto e quindi è naturale che le prenotazioni non siano alte ma inoltre – ha aggiunto il governatore – non si può pensare di annunciare a piacimento 24 ore prima l’abbandono di uno scalo aeroportuale che funziona e vive essenzialmente per il turismo. Una compagnia nazionale non può fare questo”
I collegamenti Alitalia da e per la Sicilia saranno al centro di un incontro tra il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli, e il governo della Regione Siciliana che si terrà martedì mattina.