Al via il “Governo nel segno della novità”
Palermo. Quella che all’inizio sembrava essere una falsa crisi studiata per confondere o rimpastare il governo si è poi davvero trasformata in una svolta inaspettata.
L’unione tra M5s e Pd adesso è realtà. Poco contano gli slogan dei grillini di qualche anno fa, sul cambiamento e sull’antipolitica: in Italia la legge elettorale e la democrazia parlamentare impone gli accordi, le mediazioni, anche tra gruppi che fino a poco tempo fa erano distanti.
Matteo Salvini lo sa bene, ma non ha forse calcolato la mossa dei suoi alleati tentando fino all’ultimo di riconquistarli e di fare un passo indietro anche consegnando la poltrona di Presidente del consiglio a Luigi Di Maio. Troppo tardi. Le crisi non si annunciano in spiaggia o in discoteca chiedendo “potere assoluto” con arroganza, ma nelle aule del Parlamento con proposte concrete. Fuori dunque le destre dal governo, dentro invece un centro sinistra che dovrà dimostrare di saper governare in un clima populista e sovranista.
Un governo “per” e non “contro” nel segno della novità, che metterà in primo piano la difesa dell’ambiente, il lavoro, l’uguaglianza, il rispetto delle istituzioni, la tutela degli interessi nazionali ma in un quadro di multilateralismo. È una sintesi dell’intervento di Giuseppe Conte, che questa mattina ha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incarico di formare il governo.