Vita da parrucchieri ai tempi del coronavirus

Ascolta l’intervista a Salvo Lo Coco, parrucchiere, cliccando sul play della foto principale

Vita da parrucchieri ai tempi del coronavirus

Palermo. Da qualche giorno l’Italia è entrata nella Fase 2 dell’emergenza coronavirus e molti degli esercizi commerciali fino a questo momento chiusi al pubblico hanno finalmente avuto la possibilità di riaprire i battenti.
Si tratta soprattutto di attività il cui svolgimento comporta di norma un contatto diretto tra le persone e che, proprio per tale caratteristica, più di altre erano state penalizzate e messe a dura prova nei precedenti mesi di lockdown.
Per saperne di più abbiamo chiesto delucidazioni a Salvo Lo Coco, che, come molti suoi colleghi, da lunedì 18 maggio ha rialzato la saracinesca della sua parrucchieria, tornando, così, a occuparsi del benessere psico – fisico delle proprie clienti, anche se con le dovute precauzioni e l’introduzione di modalità di lavoro differenti.

Saloni di acconciatura e centri estetici hanno dovuto, infatti, riorganizzare l’attività lavorativa e seguire specifiche misure igienico – sanitarie, in modo da poter garantire la massima sicurezza nell’erogazione dei propri servizi e tutelare la salute di lavoratori e clienti.
Da questo momento, ci ha spiegato sempre Salvo Lo Coco, l’accesso ai clienti sarà consentito solo tramite prenotazione e per un tempo limitato all’erogazione del servizio. Il cliente, il cui nome verrà registrato nell’elenco delle presenze e mantenuto per almeno 14 giorni, dovrà, inoltre, indossare la mascherina, igienizzare le mani e riporre borsa ed effetti personali in un’apposita busta di plastica prima di poter accedere alla sua postazione.
Sarà consentita, quindi, la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti, che saranno comunque disposti a debita distanza (almeno 1 metro secondo le ultime direttive, anche se in questo caso specifico la distanza garantita è di due metri) e accolti da operatori forniti a loro volta di mascherina e guanti.

Infine, l’area di lavoro, come pure strumenti e accessori, verrà regolarmente e adeguatamente igienizzata e, laddove necessario, delimitata da barriere fisiche.
Riorganizzare il lavoro, cambiare le proprie abitudini, adeguare locale e attrezzature alle nuove normative non deve essere stato semplice, ma bisognava ripartire, e, come ha sottolineato lo stesso Lo Coco, la gioia provata nel momento della riapertura ha fatto dimenticare ogni difficoltà.

Genny Ferro

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