Coronavirus: Sicilia 52 nuovi contagi, aumentano i guariti
Palermo. L’emergenza Coronavirus che ha portato e sta portando negli ospedali siciliani centinaia di pazienti regala importanti segnali di speranza. Perché si registrano nell’Isola per il secondo giorno consecutivo nuovi diversi casi di persone guarite che regalano un segnale di speranza.
Questi i casi di Coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 17 di oggi (mercoledì 1 aprile), così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: #Agrigento, 93 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); #Caltanissetta, 67 (18, 4, 5); #Catania, 456 (153, 21, 33); #Enna, 212 (123, 1, 11); #Messina, 288 (125, 12, 19); #Palermo, 245 (79, 22, 9); #Ragusa, 39 (8, 3, 2); #Siracusa, 71 (37, 21, 6); #Trapani, 73 (25, 0, 2).
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
No alle passeggiate genitori-figli. E’ la posizione assunta in Sicilia dal governatore Nello Musumeci rispetto alle disposizioni del Viminale.
“Le passeggiate si faranno quando finirà l’emergenza – ha spiegato il governatore -. Se ci sono dei casi di bambini affetti da particolari patologie questa esigenza della passeggiata potrà essere consentita ma soltanto davanti a una certificazione medica e per dieci minuti”.
“La nuova circolare del ministero dell’Interno in Sicilia non si applica. Mi riferisco alla possibilità che viene concessa ai minori, soprattutto, di poter fare, in compagnia di un genitore, la passeggiata vicino casa. Io ho l’impressione che in Sicilia si sia perso il punto di riferimento, nel senso che siamo tutti convinti che il peggio sia già passato e quindi possiamo permetterci anche qualche lusso. Non è così. Non lasciamoci condizionare dalle notizie che arrivano dal Nord”, ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Secondo il governatore “se passa l’idea che ormai il peggio è passato e che tutti possiamo permetterci di uscire fuori è la rovina perché cosi vanifica quanto fatto finora”.