L’ascesa di Salvini in Sicilia tra selfie e contestazioni
Palermo. Abbracci, doni, selfie, strette di mano, promesse, applausi e soprattutto tante contestazioni in giro per la città che, piaccia o no, confermano l’irrefrenabile ascesa della Lega e del suo leader Matteo Salvini.
A conclusione della sua visita siciliana ha incontrato i suoi quattro deputati regionali della Lega e,accompagnato dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, ha visitato il Palazzo Reale e la cappella Palatina. A seguire una conferenza stampa dove ha evidenziato alcuni dei progetti futuri che riguarderanno il suo gruppo.
“Una delle emergenze nazionali, di cui abbiamo parlato col presidente Gianfranco Miccichè, prendendo un caffè, è la burocrazia: solo nella sovrintendenza di Palermo sono ferme 18 mila pratiche, sbloccarle significherebbe creare lavoro”.
“La Lega sarà presente alle prossime elezioni: da Enna ad Agrigento, da Marsala a Milazzo.
Salvini ha presentato quindi il gruppo parlamentare che si è appena costituito, composto da Antonio Catalfamo (ex Fdi), Marianna Caronia, Orazio Ragusa (ex Forza Italia) e Giovanni Bulla (ex Udc).
“In passato mi ha dato anche dello stronzo, ma io non porto rancore a Gianfranco Miccichè: lo ringrazio per l’accoglienza e la visita a Palazzo dei Normanni” ha detto Salvini che ha ricevuto dal presidente dell’Ars una riproduzione della testa di santa Rosalia in fibra di mais di colore rosa, mentre il direttore della Federico II gli ha regalato la copia di uno dei due leoni marmorei del XII secolo.