I cittadini onesti dello Zen contro le discariche a cielo aperto

Ascolta l’intervista a Mariangela Di Gangi presidente del Laboratorio Zen Insieme cliccando sul play della foto principale

I cittadini onesti dello Zen contro le discariche a cielo aperto

Palermo. Una manifestazione estrema per chiedere diritti negati. Gli abitanti dello Zen 2 (quartiere San filippo Neri) hanno occupato una strada con dei rifiuti ingombranti prelevati da un area trasformata da troppo tempo in una discarica a cielo aperto.
Si tratta dello spiazzo Fausto Coppi un’area privata che a causa di problemi burocratici difficilmente viene ripulita dagli operatori della Rap.
Da qui la protesta di molti cittadini del quartiere ,che con tanto di rifiuti in mano hanno bloccato una strada pubblica adiacente lo spiazzo per accendere i riflettori su una periferia troppo spesso dimenticata.
La manifestazione ha subito prodotto i suoi risultati con il vicesindaco del Comune di Palermo e Giuseppe Norata presidente della Rap che in una nota hanno commentato quanto accaduto nel corso della protesta: “Pur comprendendo il disagio dei cittadini per la presenza di ingombranti, non è pensabile combattere i comportamenti illegali dei mafiosi che abbandonano in modo organizzato i rifiuti per strada con atti e comportamenti che sono certamente anch’essi al di fuori della legalità.
Nell’ultimo anno la Rap è intervenuta almeno cinquanta volte in diverse zone all’interno dello Zen per rimuovere ingombranti abbandonati illecitamente.
Proprio quella oggetto della protesta è una di quelle aree che rientra nel piano di installazione di telecamere contro l’abbandono illecito a cui Comune e Polizia Municipale stanno lavorando”.

Per Mariangela Di Gangi presidente del Laboratorio Zen insieme (ndr Ascolta L’intervista) da anni impegnata alla salvaguardia sociale e culturale del quartiere la soddisfazione di aver risollevato un problema proprio grazie alla forte protesta di ieri.
“Il vicesindaco e il presidente di Rap hanno tenuto a sottolineare che “ad illegalità non si risponde con illegalità”. Noi siamo pienamente d’accordo con loro e infatti abbiamo più volte denunciato, nel corso del tempo – ha sottolineato Di Gangi – il problema alle autorità, facendo un esposto alla polizia municipale e avviando (come sicuramente sanno bene entrambi) un’interlocuzione con l’Amministrazione che ha portato ad un atto del Settore Ambiente che chiede a Rap di intervenire con urgenza per ragioni di salute pubblica sul terreno in questione. Nonostante questo nulla è cambiato e noi di fronte ad una doppia illegalità, quella di chi getta i rifiuti e quella di un’Amministrazione che non tiene fede agli atti da lei stessa emanati, abbiamo reagito con un atto perfettamente legale, spostando cioè i rifiuti in un’area dove fosse più agevole la loro raccolta, sottraendoli così ai continui e quotidiani roghi che minacciano la salute di tante bambine e bambini, ragazzi e ragazze.
Ci farebbe piacere poi riflettere bene su cosa è “legalità”, che per noi non è il mero rispetto delle leggi – ha concluso la presidente di Laboratorio Zen insieme – per noi questa parola ha un significato ben più ampio, che abbraccia il concetto di giustizia sociale e il diritto, di una bambina e di un bambino dello Zen di vivere e giocare in un luogo sano e sicuro, proprio come i loro coetanei in altre zone meno disagiate della città”.

Foto di Peppe D’Armetta

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