“Impossibile fare impresa in Sicilia” lo sfogo di un imprenditore costretto a chiudere

“Impossibile fare impresa in Sicilia” lo sfogo di un imprenditore costretto a chiudere

Gangi (Pa). “Impossibile fare impresa in Sicilia”. E’ questo l’amaro sfogo di un imprenditore di origini Madonite residente nel milanese.
Benedetto Notararigo, 59venne, da anni vive in Lombardia e nel 2004 decide di ritornare alle sue origini e a Gangi, luogo che gli ha dato i natali, dove decide di investire qualche milione di euro per realizzare “Villa Viola” inizialmente nata come residenza estiva e poi trasformata in Bed and Breakfast di lusso.
La struttura ubicata in una zona panoramica, nelle campagne di Gangi, per alcuni anni diventa una struttura ricettiva d’eccellenza con piscina ed è dotata anche di pista d’atterraggio per elicotteri.

Sull’onda lunga dell’elezione di Gangi Borgo più Bello d’Italia l’imprenditore milanese decide di rendere fruibile la piscina al pubblico ma dopo poche settimane gli viene intimato di chiuderla perchè l’acqua utilizzata per riempirla non è potabilizzata. La zona non è servita da condotta pubblica così, a sue spese, Notararigo decide di costruirla affinchè la struttura possa essere servita d’acqua potabile, un costo complessivo dei lavori di 32 mila euro, ma oltre al danno la beffa: alla richiesta rivolta all’amministrazione comunale di Gangi di poter avere l’acqua potabile pubblica gli viene risposto che la condotta che ha realizzato non potrà essere servita perché l’acqua scarseggia e prima occorre approvvigionare i cittadini del centro abitato.
Ma a questo si aggiunge una viabilità in condizioni da terzo mondo sia per raggiungere Gangi e principalmente “Villa Viola”, che si trova in contrada Terrate, strade al limite della praticabilità piene di buche e smottamenti, anche chi forniva la struttura ricettiva di bibite si è rifiutato di consegnare la merce perché avrebbe rotto il carico di bottiglie di vetro.
Notararigo stanco di scontrarsi con l’apparato burocratico fatto spesso di inefficienze decide di chiudere la struttura e quello che era un casa vacanze un Bed and Breakfast di lusso diventa semplicemente il suo ritiro estivo.
Nei giorni scorsi l’amara decisione di Notararigo quella di vendere tutto e investire altrove.

“Prima mi hanno costretto a chiudere il bed and breakfast, dopo aver investito ingenti somme di denaro e ulteriori 32 mila euro per realizzare la condotta idrica, ora i servizi sono carenti e mi sono trovato di fronte un’amministrazione comunale che presta scarsa attenzione verso chi vuole investire – dice Benedetto Notararigo – o anche semplicemente verso chi vuole trascorrere qualche giorno di relax a Gangi. Un esempio su tutti: nei giorni scorsi sono stato multato per aver conferito rifiuti indifferenziati nei cassonetti che si trovano nel territorio comunale, un vigile solerte mi ha chiesto i documenti dicendomi che mi avrebbero sanzionato per aver conferito i rifiuti fuori dall’orario stabilito da un ordinanza sindacale pubblicata appena da qualche giorno. Io mi chiedo – aggiunge Notararigo – non sarebbe stato opportuno informare adeguatamente i cittadini principalmente chi vive fuori Gangi con una lettera? Mi ero rivolto al primo cittadino per lamentare quanto mi è accaduto, una sanzione che reputo non giusta, il sindaco mi ha risposto che bisogna rispettarla e mi ha invitato a recarmi negli uffici preposti per ritirare i mastelli per la differenziata, perché occorre fare la differenziata anche se fruisco dell’abitazione solo per pochi giorni l’anno. Da buon cittadino mi reco negli uffici indicati dal primo cittadino ma l’amara sorpresa chi non risiede nel centro abitato non può avere i mastelli in quanto il porta a porta funziona solo nel centro abitato mentre chi vive in campagna fuori da tale perimetro può usufruire dei cassonetti e delle piazzole apposite, mi sono chiesto ma non avevo conferito i rifiuti differenziati in una di queste piazzole? E dove un integerrimo vigile urbano appostato come si fa in una battuta di caccia mi ha braccato e beccato con le mani nel sacco, ora mi chiedo in un paese civile non si poteva informare meglio e inviare l’ordinanza anche ai non residenti? E’ un mio diritto e farò ricorso, come è un mio diritto di trascorrere le vacanze altrove o mettere la casa in vendita, quella casa nata per farne un investimento oggi è diventata una zavorra per me e tutta la mia famiglia”.
“Tutto ciò – conclude -accade a chi viene e investe a Gangi che si fregia delle insegne Borgo dei Borghi e Gioiello d’Italia, oggi frutto di una politica miope”.

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