Storia, fede e teatro per la Settimana Santa a Palermo

Ascolta l’intervista a Padre Massimiliano Turturici,parroco della chiesa di San Giuseppe Cafasso

Storia ,fede e teatro per la Settimana Santa a Palermo

Palermo. La Settimana Santa a Palermo, come del resto in tutta la Sicilia, costituisce uno degli appuntamenti più attesi dell’intero anno liturgico.
Essa ha inizio la Domenica delle Palme con la commemorazione del trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme e si conclude con il solenne Triduo Pasquale.
Il Giovedì Santo, primo giorno del Triduo Pasquale, si ricorda l’Ultima Cena e l’istituzione dell’Eucarestia. In questo giorno la maggior parte delle chiese di Palermo restano aperte fino a tarda sera per permettere ai fedeli dopo la Messa in “Coena Domini” la visita ai cosiddetti “Sepolcri”, più correttamente Altari della Reposizione, vale a dire altari riccamente addobbati con fiori e ciotole con germogli di grano destinati ad accogliere il pane eucaristico fino al pomeriggio del Venerdì Santo. In realtà, infatti, l’Altare della Reposizione non è un sepolcro, ma un luogo in cui adorare l’Eucarestia, segno sacramentale di Gesù vivo e risorto.

Il Venerdì Santo, giorno in cui si rievoca la drammatica Passione e la Morte di Cristo, una moltitudine di persone tra devoti, curiosi e semplici passanti si riversano nelle strade per assistere alle consuete e spettacolari processioni che ogni anno con la loro magnificenza percorrono e animano i diversi quartieri della città.
L’urna col Cristo Morto e il simulacro della Vergine Addolorata, spesso di pregiata fattura, vengono faticosamente trasportati dai confratelli delle rispettive e storiche confraternite palermitane, mentre figuranti incappucciati o dalle evocative armature sono soliti scortare, accompagnati dalla banda musicale e dagli occhi meravigliati dei presenti, il solenne corteo funebre.

La settimana Santa prosegue con il ricordo della vittoria di Gesù sulla morte e con la celebrazione, la Domenica di Pasqua, della sua Risurrezione.
Quest’anno in particolare vogliamo parlarvi della Settimana Santa all’Albergheria, un quartiere nel centro storico di Palermo, che in questi giorni significativi “si ferma – ci dice Padre Massimiliano Turturici, parroco della chiesa di San Giuseppe Cafasso – per riflettere sul Mistero Pasquale”.
Durante tutta la Settimana si svolgono vere e proprie rappresentazioni teatrali degli ultimi momenti della vita di Gesù, che a cura dalla Venerabile Confraternita di Maria Santissima Addolorata dei Fornai, vengono messe in scena da giovani del quartiere che tutto l’anno si impegnano e collaborano al fine di portare il vangelo in piazza, tra la gente, che ogni volta assiste numerosa e partecipa con sincera commozione.
La Venerabile Confraternita di Maria Santissima Addolorata dei Fornai, nata nel 1922, si trova nel territorio della parrocchia di San Giuseppe Cafasso e ha sede nella rettoria, nella Chiesa di Sant’Isidoro Agricola, meglio conosciuta come la Chiesa dei Fornai per via delle maestranze seicentesche che fondarono l’altra Confraternita di Gesù e Maria dei lavoranti fornai.
È una Confraternita relativamente giovane, che, però, nel corso degli anni è riuscita a coinvolgere un gran numero di fedeli.
Da sempre le rappresentazioni della Settimana Santa all’Albergheria entrano nel vivo il Giovedì Santo con la messa in scena dell’Ultima Cena e dell’arresto di Gesù e, ovviamente, il Venerdì Santo con la condanna, la Crocifissione e la Morte di cristo, a cui fa seguito la processione dei simulacri del Cristo morto e della Madre Addolorata per le vie del quartiere.

La rievocazione della Passione e morte di Gesù è indubbiamente il momento più intenso della settimana.
I fedeli si stringono e si commuovono ai piedi della Croce, rivivono con dolore e con fiducioso abbandono il sacrificio di Cristo per poi tornare di nuovo a gioire la Domenica di Pasqua.
La Madonna Addolorata è oggetto di altrettanta devozione nel quartiere.
“Tale devozione – ci spiega Padre Massimiliano Turturici – deve portare, però, sempre e necessariamente a Gesù, altrimenti il rischio è quello di rendere la Madonna sterile, in quanto la missione di Maria è quella di partorire Gesù anche nella nostra vita”.
Lo spettacolare programma si conclude la Domenica di Pasqua con la rappresentazione della Risurrezione e del trionfo di Cristo.
Le rappresentazioni previste per il Giovedì Santo (18 Aprile 2019 alle 16:00), per il Venerdì Santo (19 Aprile alle 15:00) e per la domenica di Pasqua (21 Aprile 2019 alle 18:00) si svolgeranno presso la Chiesa di Sant’Isidoro Agricola o Chiesa dei Fornai in via Generale Luigi Cadorna, 8.

Genny Ferro

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