Ancora una volta un ministro in visita allo Zen di Palermo
Palermo. Ennesima visita di ministri nel quartiere Zen.
Questa volta è stato il turno del ministro all’Istruzione Marco Bussetti.
Si tratta della seconda visita del ministro leghista nella scuola simbolo di legalità e intitolata a Giovanni Falcone.
Come da prassi, scuola ripulita, senza immondizia nelle strade adiacenti, ma con la consapevolezza degli alunni e delle loro famiglie che, una volta terminata la visita, tutto tornerà con i problemi di sempre.
Questa volta il ministro Busetti, accompagnato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e dall’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, ha firmato un protocollo d’intesa che permetterà, sia alla scuola Falcone che ad altri istituti dell’Isola, la diffusione del tempo pieno e prolungato; il potenziamento dell’offerta formativa relativa alle discipline curriculari di base, tecnico professionali e di lingue straniere, anche attraverso l’apertura pomeridiana delle scuole del primo e secondo ciclo e la creazione di sportelli di ascolto e orientamento scolastico e professionale.
Ottime iniziative per frenare la dispersione scolastica che da queste parti risulta essere molto diffusa.
Tante le parole dette a favore del mondo della scuola con la preside Daniela Lo Verde che ha approfittato della presenza degli illustri ospiti per evidenziare le tante problematiche che ogni giorno vivono i docenti e gli alunni dell’Istituto comprensivo Giovanni Falcone Zen
Il ministro Bussetti ha parlato del tempo pieno particolarmente carente .
“In Sicilia è solo al 7,1 per cento rispetto al 34 per cento del resto della nazione.
“Sono tornato alla scuola ‘Falcone’ – ha detto Bussetti – perché a luglio avevo fatto una promessa e oggi la annunciamo. Firmeremo un protocollo con cui avvieremo una serie di azioni con l’obiettivo di combattere la dispersione scolastica”.
Poi un passaggio sul sostegno: “quello dei disabili a scuola è un problema che mi sta molto al cuore. Già abbiamo avviato le procedure per avere diecimila insegnanti specializzati di sostegno. E chiaro che ci sono delle competenze che sono dello Stato e degli Enti locali”.
La messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici, il raggiungimento della media nazionale sul tempo pieno, la trasformazione dei posti sul sostegno dell’organico in deroga in posti di diritto e la stabilizzazione del personale Ata , sono state invece le quattro priorità sottoposte dai segretari regionali della Flc Cgil, Graziamaria Pistorino, Cisl Scuola, Francesca Bellia, e Uil Scuola, Claudio Parasporo al ministro il quale si è impegnato a mantenerle.
Il presidente Nello Musumeci ha ricordato poi che il 60% delle scuole siciliane non sono a norma.
“A disposizione ci sono 270 milioni di euro e cercheremo di spenderli nel migliore dei modi scontrandoci con una burocrazia regionale che continua a frenare l’attuazione di molte proposte”.
Presenti all’incontro Maria Falcone e l’assessora all’Istruzione del Comune di Palermo Giovanna Marano.
Alla fine della cerimonia, lungo le strade, la normale giornata di un quartiere di periferia. Molti abitanti dello Zen, oramai abituati al passaggio di illustri esponenti delle istituzioni, sperano che la visita in questione non sia stata la solita “passerella” senza risultati.