Forestali Sifus: “Musumeci, diviso tra la certezza dei numeri e la svolta”

Ascolta l’intervista a Maurizio Grosso del Sifus cliccando il play della foto principale

Forestali siciliani del Sifus:”Musumeci diviso,tra la certezza dei numeri e la svolta”

Palermo. I forestali siciliani del sindacato Sifus puntano il dito contro il governo della Regione Siciliana “colpevole di aver fatto marcia indietro” in merito ad alcuni passaggi legati al modello di gestione dell’intero comparto forestale.
Si tratta della sottoscrizione del contratto integrativo regionale dei forestali da parte del Governo regionale.
“Tale contratto – scrivono in una nota i componenti del Sifus Confali – segna una pericolosa retromarcia verso il cambiamento teorico su cui Musumeci si era impegnato in campagna elettorale” .
Per i forestali del Sifus “il Governo Musumeci ha riportato in auge iniziative proposte ai tempi di Crocetta, dall’allora assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici”.
Per il segretario generale del Sifus Maurizio Grosso “la sottoscrizione del contratto regionale, fortemente voluto dai confederali a fine della scorsa legislatura per sostenere strumentalmente la campagna elettorale del Pd, dimostra, lo scambio silenzioso tra il partito di Cracolici, legato ai Confederali, e Forza Italia.
Il Presidente Musumeci – ha aggiunto Grosso – in barba agli impegni pubblici assunti coi lavoratori, tra la certezza dei numeri in Parlamento Regionale e la svolta in senso progressista del comparto forestale, ha preferito i numeri”.

Secondo quanto affermato dal sindacato autonomo “il contratto integrativo, se da un lato, aumenta il salario di circa 80 euro mensili ai forestali della manutenzione e agli OTI, dall’altro lato, taglia diritti, giustifica il lavoro a spezzatino e il ritardo nei pagamenti degli stipendi, introduce disparità di trattamento economico tra i contingenti e dentro i contingenti, taglia il kilometraggio, e dulcis in fundo, regala 3 mila ore di permessi sindacali cadauno ai 3 sindacati confederali”.
Il Sifus è fortemente preoccupato che anche la stagione delle riforme dei comparti forestali e dei consorzi di bonifica verrà fortemente segnata e compromessa dal meccanismo dello scambio fine a se stesso.
Nei prossimi giorni il sindacato, attiverà una petizione popolare tra i forestali per dimostrare le criticità del contratto integrativo e le proposte per migliorarlo nella speranza di essere ascoltati al di fuori della logica dei “numeri”.

Partecipa alla discussione