Nave Diciotti: sbarcati i minorenni. Continua la polemica

Nave Diciotti: sbarcati i minorenni. Continua la polemica

Catania. Sono stati sbarcati dalla nave Diciotti, ancorata nel porto di Catania, i minorenni che si trovano sull’imbarcazione della Guardia costiera, assieme a 148 adulti.
I primi a scendere sono stati due ragazzini. A dare il via libera è stato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dopo l’ispezione effettuata a bordo dal procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, e i numerosi appelli, tra cui quello della Procura per i minori del Tribunale di Catania che aveva inviato una richiesta ufficiale. I minori non accompagnati scesi dalla nave Diciotti sono 29, tra di loro una ragazza. Davanti alla nave, sul molo, erano presenti ambulanze, rappresentanti dell’Unhcr, di Save the children, uomini della capitaneria di porto, polizia e carabinieri.

Intanto si accende la polemica politica fra il ministro dell’interno e il presidente della camera Roberto Fico, che era intervenuto a favore dello sbarco dei migranti. “Con Luigi Di Maio lavoro molto bene. Qualcun altro ha tanto tempo per parlare, penso al presidente della Camera, che ogni tanto dice e fa l’esatto contratto di altri esponenti M5s: è un problema che si risolveranno loro”, ha ribadito il vicepremier e ministro dell’Interno in un’intervista a Rtl, dopo avere attaccato Fico ieri. “Se c’è qualche procuratore che mi vuole interrogare, sono pronto domani mattina a spiegare le mie ragioni”, ha aggiunto Salvini intervenendo in merito alle indagini della Procura di Agrigento, che ipotizza il reato di sequestro di persona, ed ha spiegato che “il mio obiettivo è il ‘No way’ australiano. Nessun migrante soccorso in mare mette piede in Australia”.

Ieri Salvini aveva rotto il silenzio sulla vicenda della nave Diciotti, affermando, el corso di una diretta su Facebook, che “o cambiate Paese o cambiate ministro” “Se ci sono dei bambini possono scendere adesso, degli altri con il mio permesso non sbarca nessuno. Se vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso”. Poi l’attacco al presidente della Camera Roberto Fico, che aveva chiesto di far sbarcare i migranti. “Tu fai il presidente dalla Camera – ha detto Salvini – e io faccio il ministro, con un programma e un contratto di governo ben preciso”. “Leggevo che la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona. Sono qua, non sono ignoto”, ha proseguito il vicepremier. “Sono ministro dell’Interno di questo Paese con il mandato preciso di difendere i confini di questo Paese, di occuparsi della sicurezza. Se bloccare una, due, tre, quattro o cinque navi mi comporta accuse e processi, ci sono”.

“Buona notizia che il governo abbia deciso di far scendere i minori dalla #Diciotti. Per me far il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo, rinunciando allo stipendio da presidente”. Così in un tweet il presidente della Camera Roberto Fico replica alle parole di Salvini.
(ANSA)

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