Povertà: in sicilia aumentano sfratti e occupazioni

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Povertà:in sicilia aumentano sfratti e occupazioni

Palermo. Nel 2017 in Sicilia gli sfratti sono aumentati del 47,68% rispetto all’anno precedente passando da 2.368 a 3.497, quasi tutti per morosità.
I dati, pubblicati dal Ministero dell’Interno e diffusi dal Sunia e dalla Cgil, rivelano anche l’esistenza di 8.187 richieste di esecuzione (flessione del 3,43%) e di sfratti eseguiti, 1.719 (-3,43%). Un dato che fa riflettere soprattutto sull’aumento della povertà di molte famiglie siciliane.
A questo si aggiunge l’assenza delle istituzioni che in molti casi non hanno chiaro come affrontare le problematiche legate all’emergenza abitativa .
Nel capoluogo siciliano ad esempio esiste una vecchia graduatoria per l’assegnazione degli alloggi popolari risalente al 2004.
Numeri obsoleti che parlano di dieci mila famiglie in attesa di una casa popolare a fronte di soltanto 400 alloggi assegnati in quattordici anni.

A Palermo oltre 2250 nuclei familiari sono senza una casa.
A questi, negli ultimi anni,sono stati assegnati 100 alloggi confiscati. Sono oltre settecento le famiglie che occupano strutture pubbliche abbandonate.

Numeri che per Tony Pellicane, segretario cittadino Unione Inquilini, non bastano a placare un emergenza diventata oramai strutturale.

Tony Pellicane segretario Palermo Unione Inquilini

“Chiediamo al Comune un serio censimento della situazione abitativa a Palermo che non risulta aggiornata da tempo e soprattutto – ha detto Pellicane – una risposta alle tante famiglie che vivono ogni giorno con la paura di uno sgombero senza che le istituzioni trovino soluzioni alternative”.

Il tema del disagio abitativo si conferma come il problema più grave, dopo quello della mancanza di lavoro.

“Per questo ribadiamo – aggiungono in una nota Mimma Argurio , della segreteria regionale Cgil e Giusy Milazzo, segretaria generale del Sunia regionale – che la problematica non può in nessun caso essere affrontata con una visione emergenziale, occorre al contrario, partendo da un’ analisi seria e approfondita del disagio e del fabbisogno, intervenire per assicurare un finanziamento costante e certo dell’edilizia abitativa pubblica, aumentare la consistenza del patrimonio abitativo sociale a canoni sostenibili anche riqualificando i grandi immobili pubblici degradati, utilizzare in maniera efficace i 4 milioni di euro assegnati in 4 anni alla Sicilia per la morosità incolpevole”.

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