Per una sera torna la movida a Piazza Garraffello

Per una sera torna la movida a Piazza Garraffello

Palermo. Torna la movida, almeno per una sera,a Piazza Garraffello.
Dopo i presidi della polizia, che negli ultimi mesi ha voluto controllare la zona in balia dell’abusivismo e delle musiche sfrenate fino a tarda notte, la piazza torna a vivere domani, a partire dalle 18 fino alle 24, grazie ad una istallazione artistica in cui è prevista anche l’esibizione di un Dj.
Si tratta di “Circus” è un luogo itinerante ed emotivo creato dall’artista lombardo Marcello Maloberti.
Installato per la prima volta nel 2007 Circus torna in Piazza Garraffello domani 14 giugno grazie agli eventi collaterali 5x5x5 di Manifesta 2018.
A partire dal pomeriggio, Circus prenderà forma grazie ad una tenda da mercato, duecento specchi appesi con filo di rafia e quattro macchine parcheggiate coi fari accesi.
A pochi passi dalla tenda, un DJ suonerà musica ad alto volume.

Tutto è parte di un piccolo luna park in cui architettura e passanti convergono, un omaggio alla poetica di Pasolini e Fellini.
Di fatto l’installazione è un tendone illuminato da luci riflesse da duecento specchietti appesi a diversa altezza con fili di rafia, dagli angoli del tendone sono tirate quattro corde legate a quattro automobili di colori e modelli diversi.
Sul tetto delle macchine sono collocate quattro luci rotanti da sirena, una gialla, una verde, una arancione e una rossa, i fari sono accesi e puntati sugli specchietti che riflettono sull’architettura interna dei palazzi. Un caleidoscopio di luci. Un’installazione collettiva temporanea, che dura per un solo giorno. Maloberti lo definisce “un campeggio itinerante, un palcoscenico urbano, una festa da vagabondo, una lampada di Aladino”.

All’installazione parteciperà la comunità del luogo, le associazioni locali, gli artigiani, i migranti.
A collaborare sono anche lo studio dell’artista palermitano Dario Denso Andriolo, per il supporto alla logistica, e un gruppo di studenti del Liceo Artistico statale “Vincenzo Ragusa e Otama Kiyohara” di Palermo e dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.

L’aspetto laboratoriale è il punto di partenza della performance. “Una grande occasione anche per creare un dialogo in modo molto naturale tra le accademie di Milano e le scuole d’arte di Palermo, anche in vista di una prospettiva futura”, aggiunge Maloberti, docente di Arti Visive alla NABA di Milano.

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