Palermo. Malgrado gli annunci del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci,in merito al pagamento dell’assegno di cura ai disabili gravissimi siciliani, continua il balletto dei numeri non chiari e la confusione regna sovrana.
Il tutto si ripercuote sui disabili e sui loro familiari che, recandosi nelle Asp di competenza, non trovano risposte certe e continuato ad attendere un assegno di cura che dal primo gennaio 2018 non arriva.
Sembra che dagli assessorati regionali alla Salute e alla Famiglia abbiano sbagliato il decreto facendo confusione tra i nuovi censiti e i vecchi.
Infatti nel nuovo decreto sembra che i disabili gravissimi siano diminuiti: dai 13.600 del primo emendamento firmato Razza, ai 12.500 del marzo scorso, adesso si sarebbe passati a 10.616.
Numeri che non convincono il comitato #Siamo Handicappati No Cretini che in questi giorni stanno cercando di capire cosa sia accaduto.
“Stiamo lavorando giorno e notte per capire cosa sia successo – ha detto il portavoce del comitato #siamo handicappati No cretini Vincenzo Muratore – e inoltre stiamo provando a dare delle risposte ai tanti disabili gravissimi che ci chiedono informazioni”.
Per le associazioni dei disabili siciliani una cosa è certa: “la mancanza di un coordinamento tra le Asp e gli uffici della Regione siciliana continua a produrre errori e ritardi che si ripercuotono sui familiari e sui disabili dell’Isola”.
Il mancato coordinamento delle Asp infatti ha creato parecchie confusioni. Sembra che all’Asp di Sciacca (Ag) abbiano già inviato i pagamenti, ma soltanto ai nuovi censiti lasciando alla porta i vecchi. Una situazione per cui il comitato #SiamoHandicappatinoCretini ha chiesto chiarimenti.
Tale procedura, non citata assolutamente in nessun decreto, ha messo in allarme molte delle famiglie dei disabili gravissimi lasciati senza una risposta.
Per provare a capire dove sia l’errore Vincenzo Muratore avanza due ipotesi: “la prima e che il decreto attuale sia sbagliato perché vengono elencati i nuovi censiti e non i vecchi.
La seconda invece è che abbiano sbagliato il decreto di marzo e che abbiano stanziato più somme per pagare gli ultimi tre mesi del 2017”.
Se i numeri ballerini non cambiano nuovamente, sembra che i 250 milioni stanziati dalla Regione grazie anche ai fondi Nazionale ed Europei,siano in più e dal comitato si spera che possano essere usati per gli altri 25 mila disabili gravi siciliani che in tutta questa triste vicenda sono stati dimenticati.
“Ci auguriamo di avere risposte concrete al più presto – ha aggiunto Muratore – e nel caso contrario ci muoveremo per le vie legali contro un sistema che continua a non avere le idee chiare su un problema serio come la disabilità”.