Consorzi di Bonifica in Sicilia: “una riforma tutta da rifare”
Palermo. Con l’arrivo dell’estate e della calda stagione al via gli avviamenti al lavoro – senza non poche polemiche – degli operai addetti ai Consorzi di Bonifica reduci dalla riforma voluta dal precedente Governo regionale .
Una riforma che finora non ha soddisfatto le esigenze dei lavoratori con alcuni sindacati che di già la definiscono “fallimentare”.
Fu l’allora assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici a puntare sulla riforma che portò alla riduzione dei consorzi da 11 a 2 dividendo di fatto la Sicilia in Occidentale e Orientale.
Si parla di 962 lavoratori stagionali divisi in tre categorie (151unisti, 100unisti e 78ottisti).
Per il sindacato autonomo Sifus Confali sembra che l’avvio di questi lavoratori non sia omogeneo per tutti i comparti, e malgrado la riforma, il metodo di avviamento avviene ancora a due velocità: “mentre in Sicilia Occidentale si fanno gli avviamenti in Sicilia Orientale si perde tempo con chiamate a step e con i lavoratori che attendono stipendi arretrati”.
Una riforma che per Ernesto Abate, segretario generale del Sifus Confali “fa acqua da tutte le parti”.
A tenere le fila dei i due Consorzi di bonifica sono stati nominati due commissari straordinari: Sicilia occidentale, Vincenzo Pernice, e Sicilia orientale, Marcello Maisano. A questi si aggiungono due direttori generali: Luigi Tomasino in Sicilia occidentale (con competenze sugli accorpati consorzi di Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Gela) e Fabio Bizzini in quella orientale (con competenze sugli accorpati consorzi di Enna, Caltagirone, Ragusa, Catania, Siracusa e Messina). Proprio su quest’ultimo, Bizzini il Sifus punta il dito accusandolo di “non pensare ai bisogni dei lavoratori e dell’intero territorio”.
Secondo Abate “il direttore Bizzini avrebbe anche affidato alcuni lavori, nel consorzio di bonifica di Messina, a delle ditte private senza attendere l’avvio dei lavoratori del consorzio”.
Il sindacato autonomo Sifus chiede al governo Musumeci “ un’immediata rivisitazione della riforma consortile partendo dal fatto che i direttori generali devono rispondere al governo in carica e non possono fare un’attività consortile che non sia utile alla salvaguardia del territorio”
Riguardo alla stagione irrigua 2018 per Ernesto abate “sarà lacrime e sangue con una riduzione dei giorni di irrigazione da 90 a 30 e questo si ripercuoterà indubbiamente sull’agricoltura dell’Isola”.
Ascolta il servizio di Zabbaradio e l’intervista a Ernesto Abate,segretario generale del Sifus Confali Consorzi di bonifica, cliccando sul play della foto principale