Tavolo tecnico alla Regione per l’uso di cannabis terapeutica

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Tavolo tecnico alla Regione per l’uso di cannabis terapeutica

Palermo. “Non siamo ideologicamente contrari a una piantagione di cannabis terapeutica in Sicilia, ma verificheremo la fattibilità attraverso un tavolo tecnico”.
Così l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza risponde all’appello rilanciato durante l’iniziativa svolta ai Cantieri culturali della Zisa dal titolo “Dal corpo dei malati al cuore della politica”, organizzata dal Comitato “Esistono i diritti” con la collaborazione delle associazioni Astrafe, Antifone, Bister, Radicali italiani, Arcidonna.
All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere comunale Giulio Cusumano e gli onorevoli Pino Apprendi e Francesco Cascio e il consigliere comunale di Palermo Fabrizio Ferrandelli che ha ottenuto dal consiglio comunale l’approvazione di un ordine del giorno riguardante l’uso di cannabis terapeutica.
Le conclusioni sono state affidate a Silvia Manzi, tesoriera nazionale dei Radicali.

L’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, presente in qualità di medico dell’Asp, si è fatto promotore della causa: “in vista di questo evento – dice – ho sentito l’assessore alla Salute Ruggero Razza che mi ha invitato a far parte del tavolo tecnico che intende convocare in assessorato per capire quali sono i passaggi formali. Mi risulta che abbia chiesto all’Esa, l’Ente di sviluppo agricolo, la disponibilità di alcuni appezzamenti di terreno per coltivare la cannabis terapeutica”.
Razza però si limita a dire che per il momento bisogna convocare il tavolo e studiare la situazione e i fabbisogni. “Bisogna costituire un tavolo, proporre un percorso del genere al ministero e verificare ciò che accade adesso in Sicilia”.
Per Gaetano D’Amico, fondatore del comitato Esistono i diritti, “ bisogna far presto. Ci sono moltissimi malati di cancro e altre patologie che aspettano”.

Presente all’incontro Giuseppe Brancatelli l’ingegnere di Catania che ogni giorno da quattro anni somministra alla madre novantunenne malata di Alzheimer un medicinale a base di cannabis preparato in casa. La cannabis terapeutica è una medicina legale in Italia dal 2014 ma viene prescritta soltanto per alcune malattie e questo ha spinto Giuseppe a improvvisarsi farmacista, pur con il rischio di finire in carcere: da quando la signora Lidia ne beneficia, infatti, non ha più avuto crisi epilettiche.

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