Forestali, Esa e consorzi di bonifica in piazza
Palermo. Oltre due mila tra forestali, lavoratori dell’Esa, dei Consorzi di bonifica e dell’Aras hanno partecipato alla manifestazione regionale organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl Uila Uil per chiedere al governo regionale risposte concrete e certezze sulle risorse disponibili per gli avviamenti al lavoro e le garanzie occupazionali in questi comparti, la soluzione dei problemi aperti che non consentono l’effettuazione di alcuni servizi all’agricoltura come le campagne irrigue o il supporto alla zootecnia.
“Il Presidente della Regione- dice Alfio Mannino, segretario generale della Flai Cgil Sicilia- ha annunciato emendamenti per 70 milioni in Finanziaria, insufficienti visto che secondo i nostri calcoli ne servirebbero 110. Inoltre si tratta al momento solo di un annuncio a cui vorremmo vedere seguissero i fatti concreti. Con la mobilitazione di oggi- aggiunge- chiediamo anche l’insediamento di tavoli per la soluzione dei problemi e il riassetto di questi ambiti, affinchè da essi possa venire impulso allo sviluppo e stabilità nel lavoro”.
Mannino sottolinea che “finora dal Governo regionale sono venute assicurazioni e aperture che non si sono tuttavia tradotte in fatti concreti.
Le risposte – prosegue- devono essere immediate, sia perché riguardano migliaia di lavoratori, alcuni dei quali senza salario da mesi (Consorzi di bonifica), inutilizzati (Aras),senza certezze per il futuro (Esa) , senza certezze per quanto riguarda le giornate di lavoro, ma anche perché riguardano l’assetto del mondo agricolo e forestale e il contributo che esso può dare allo sviluppo della Sicilia”.
Il corteo è partito 10 da piazza Marina per arrivare in piazza Indipendenza, davanti alla presidenza della Regione, per il comizio dei segretari regionali dei tre sindacati e per il sit-in fino alle 18.
“Stiamo registrando una forte adesione da parte dei lavoratori che vogliono essere presenti per denunciare la forte preoccupazione dovuta ai tagli delle risorse per il settore nel bilancio regionale – ha dichiarato Tonino Russo Fali Cgil – siamo qui per assicurare i livelli occupazionali di forestali e del personale di consorzi, Esa e Aras, più investimenti sul territorio e l’ambiente”.
A oggi – ha aggiunto un lavoratore forestale Dario Fazzese- nessun forestale è stato avviato al lavoro. Non ci sono le condizioni per fare partire la campagna irrigua con i lavoratori dei consorzi di bonifica senza stipendio anche da 13 mesi. I lavoratori dell’Aras sono licenziati da 18 mesi. Si prevede di chiudere l’Esa senza offrire certezze sulla sorte degli stagionali della meccanizzazione agricola. Abbiamo chiesto soluzioni ma l’incontro del 4 aprile si è concluso con un nulla di fatto”.